Emigrazione dei pasticcieri: lo sguardo esterno

Per oltre 150 anni generazioni di giovani sono partiti dalle vallate dei Grigioni con le loro famiglie per gestire centinaia di botteghe, pasticcerie e caffè dalla Russia al Portogallo, dalla Danimarca alla Sicilia. Chi è rientrato ha contribuito a costruire nuove case, avviare attività economiche e dare vita a iniziative culturali importanti. Grazie alle loro rimesse, a Poschiavo nasce l’Albergo Le Prese, seme della vocazione turistica locale, la prima birreria o l’illuminazione elettrica, ma anche le iniziative culturali come la Filodrammatica sono frutto delle esperienze fatte all’estero. Poco sappiamo invece su quello che hanno lasciato nei Paesi di destinazione. Con il convegno storico, organizzato dalla Società Storica, dalla Fondazione Musei Valposchiavo e l’associazione iSTORIA – Archivi fotografici Valposchiavo, si cerca di colmare la lacuna.
Gli interventi
Venerdì sera 5 settembre aprirà i lavori Mónica Vázquez Astorga, professoressa di Storia dell’Arte dell’Università di Saragozza (Spagna), che parlerà del ruolo dei caffè nella cultura dell’Ottocento e degli emigrati grigionesi. Il giorno dopo il primo intervento è affidato a Justyna Rajter, filologa di Varsavia (Polonia), che da anni insegue le tracce di un pasticciere poschiavino diventato poi un importante imprenditore. La dott.ssa Louise Johncox, giornalista a Surbiton (Inghilterra), ha studiato attività e relazioni familiari di alcuni emigrati fra cui i Beti, Forer, Lardi e Luminati. Lucie Drouin, MA in genealogia e araldica, Le Mans (Francia), insegue invece le tracce di chi è rimasto e ha fondato una famiglia lontano da casa, in particolare nel nord-est della Francia, quindi in Bretagna, Normandia e nei Paesi della Loira fra la fine del Settecento e la Prima guerra mondiale. Tutte le conferenze sono aperte al pubblico e l’entrata è libera. Ci sarà una traduzione simultanea per le relazioni in francese e in inglese. Le due giornate di studio prevedono inoltre delle visite guidate e dei momenti di incontro e discusione con le ospiti. Il programma completo è disponibile sul sito web della Società Storica Valposchiavo (www.ssvp.ch/convegno).
La cena storica
Il programma si chiude sabato sera con una cena al Crott, che rievocherà le feste degli emigrati organizzate durante i loro soggiorni in valle. Il menu, ispirato da ricette originali, è curato dallo chef Davide Migliacci. Fra una portata e l’altra ci sarà un programma culturale moderato da Paolo Tognina. Alessandra Jochum-Siccardi e Pierluigi Crameri presenteranno la storia del Crott, edificio costruito proprio da emigranti di ritorno, con la sua fabbrica del ghiaccio, il birrificio e il capannone per le feste. Begoña Feijoó Fariña leggerà, accompagnata musicalmente da Federico Maio, dei testi legati al tema dell’emigrazione, mentre Fabio Pola interpreterà dei brani musicali originali recentemente riscoperti. La cena costa 70 franchi (esclusi vino e bevande), e i posti sono limitati. Le modalità d’iscrizione si trovano sul sito web della Società Storica Valposchiavo (www.ssvp.ch/convegno).
Sostenitori La manifestazione gode del sostegno di molte istituzioni e aziende a cui va un sentito ringraziamento. Hanno contribuito finanziariamente: Promozione della Cultura Cantone dei Grigioni, Promozione della Cultura Comune di Poschiavo, Fondazione Willi Muntwyler, Fondazione Oertli, Biblioteca Engiadinaisa, Banca Cantonale Grigione e Repower. Partner organizzativi sono: Pro Grigioni Italiano, Valposchiavo Turismo, Tipografia Menghini / Il Grigione Italiano, Ristorante Al Crott Poschiavo e Agriturismo Miravalle Brusio.
Società Storica Valposchiavo Fondazione Musei Valposchiavo Associazione iSTORIA – Archivi fotografici Valposchiavo
Giovanni Ruatti
Fondazione Musei Valposchiavo
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