5-6 luglio: un weekend per celebrare il bicentenario della Strada dello Stelvio

Bormio (SO) – 07 luglio 2025; Una festa rievocativa ha celebrato i 200 anni della Strada dello Stelvio, la “Regina delle Strade Alpine”. Il momento tenutosi lo scorso 5 e 6 luglio al Passo dello Stelvio, è stato un momento di indiscussa emozione. Qualche centinaia di persone provenienti dai paesi ai piedi dei tre versanti e semplici curiosi da tutta Europa, hanno voluto essere presenti per rendere un omaggio sentito a una delle opere ingegneristiche più affascinanti dell’arco alpino.
“La festa di oggi è stata un tributo che dovevamo allo Stelvio e a quell'ingegnoso pioniere delle costruzioni, Carlo Donegani, che sarebbe orgoglioso di ciò che la strada da lui progettata ha reso possibile. Duecento anni di incontri e di scambi, con il commercio e il turismo che hanno beneficiato di questo ardito collegamento. Un'evoluzione resa possibile dalle tante persone che si sono impegnate e hanno lavorato sullo Stelvio per trasformarlo in quello che noi oggi vediamo. Imprenditori, alpinisti, sportivi e appassionati uniti in un omaggio sentito e doveroso che probabilmente sarebbe stato ancora più partecipato in condizioni meteorologiche favorevoli in giorni difficili per gli amici di Valdisotto, ai quali va il nostro pensiero e il nostro sostegno. La montagna è anche questo: condizioni spesso difficili, addirittura estreme, che ci obbligano a mostrare il meglio di noi stessi. Ma le nuvole e la pioggia non hanno tolto nulla allo spirito che ha pervaso questa celebrazione. È stato bello ritrovare amici per festeggiare insieme, rinnovando i sentimenti che ci legano e celebrando la magnificenza di questa montagna che ha unito e che continua a tenerci uniti”, ha dichiarato il sindaco di Bormio Silvia Cavazzi.
La manifestazione, caratterizzata da un alto valore simbolico, ha voluto celebrare l’unione di diverse culture e soprattutto ha confermato l’interesse comune per la tutela dell’ambiente e delle bellezze naturali, rinnovando l’impegno delle Istituzioni alla tutela della biodiversità e della sostenibilità. Il direttore del Parco Nazionale dello Stelvio, Franco Claretti, ha commentato l’evento con sentita emozione.
La manifestazione è stata sostenuta da un significativo numero di enti coinvolti
Alla cerimonia ufficiale erano presenti numerose autorità istituzionali: senatore Luigi Spagnolli, il presidente della Provincia di Sondrio, Davide Menegola; l’assessore regionale della Lombardia, Massimo Sertori; il presidente della Provincia Autonoma di Bolzano, Arno Kompatscher; insieme agli assessori provinciali, Daniel Alfreider e Christian Bianchi; il presidente del Governo del Cantone dei Grigioni, Marcus Caduff. Presenti anche i rappresentanti dei Comuni coinvolti: Silvia Cavazzi, sindaca di Bormio; Franz Heinisch, sindaco di Stelvio; Rafael Alber, sindaco di Prato allo Stelvio; Gabriella Binkert Becchetti, presidente comunale e regionale dell’Engadina Bassa/Val Müstair. Presenti anche: Ing. Luigi Micheli dell’Anas e l’amministratore delegato e direttore generale di Banca Popolare di Sondrio, Mario Alberto Pedranzini che ha fortemente creduto in questo evento.
Le celebrazioni del Bicentenario sono il frutto di una preziosa rete di collaborazione tra enti pubblici e realtà locali, che con impegno e passione hanno reso possibile questo importante traguardo. In particolare, attori indispensabili alla riuscita e al successo della manifestazione sono: i Comuni interessati; la Provincia di Sondrio; la Regione Lombardia; la Provincia Autonoma di Bolzano; la Val Müstair; il Parco Nazionale dello Stelvio e l’ANAS. Insieme a: Banca Popolare di Sondrio; Istituto Ricerca e Studi Carlo Donegani di Sondrio; Fondazione Bormio; società Passo Stelvio Srl; Centro Studi Storici Alta Valtellina e Valtellina Veteran Car/ASI.
Eventi che celebrano una storia condivisa grazie alla Regina delle Strade Alpine
La Strada dello Stelvio, inaugurata il 6 luglio 1825, continua a stupire a distanza di due secoli, confermandosi come simbolo di unione tra popoli e territori, patrimonio naturale e culturale da vivere, raccontare e preservare.
Per due giorni, la storica strada è stata parzialmente chiusa al traffico e trasformata in un palcoscenico naturale tra le vette accogliendo, al Passo dello Stelvio, eventi culturali, rievocazioni storiche, esibizioni musicali, mostre e sfilate di auto e carrozze d’epoca, in un’atmosfera che ha unito passato e futuro, natura e innovazione parzialmente guastata solamente dal meteo.
Lombardia, Alto Adige e la Val Müstair svizzera hanno condiviso un programma di eventi che testimonia lo spirito di collaborazione transfrontaliera che da sempre contraddistingue questo storico collegamento alpino. Grande attenzione è stata dedicata anche alla tradizione enogastronomica locale, con stand e degustazioni dei prodotti tipici delle tre regioni.
Tra i momenti più applauditi: il corteo storico con carrozze storiche, bande musicali, cori alpini e figuranti in abiti d’epoca, che ha condotto istituzioni e pubblico fino al centro della festa. Una cornice spettacolare per un evento che ha saputo coniugare tradizione, spettacolo e spirito comunitario.
L’intero programma del Bicentenario – partito ad aprile – continuerà fino a settembre 2025,con numerose iniziative tra sport, natura, cultura e divulgazione storica, nel cuore del Parco Nazionale dello Stelvio, uno dei più antichi e vasti d’Europa. Tra questi, di particolare interesse sono le escursioni guidate previste nei mesi di luglio e agosto condotte da guide alpine ed esperti dell’Associazione Culturale Istituto di Ricerca e Studi Carlo Donegani, con l’obiettivo di far conoscere e valorizzare il territorio. Gli appuntamenti si terranno l’11, 18, 25 luglio e l’1, 8, 22, 29 agosto.
La storia in continua evoluzione della Regina delle Strade Alpine
La strada carrozzabile più alta d’Italia, per tal motivo considerata la Regina delle Strade Alpine, è riconosciuta come una delle più belle strade di montagna al mondo. Fu costruita in soli 5 anni dall’ingegnere Carlo Donegani per volontà dell’imperatore Francesco I d’Asburgo che, in seguito al Congresso di Vienna del 1815, e allinclusione del Regno Lombardo-Veneto nell’Impero austriaco, ritenne necessario costruire una strada che collegasse Milano con Vienna, senza dover passare dalla Svizzera.
I lavori di costruzione iniziarono il 26 giugno 1820, partendo dal centro di Bormio e proseguendo verso i Bagni Vecchi. La strada fu inaugurata il 6 luglio 1825 e nel 1831 prese servizio un servizio di diligenza da Milano: in 64 ore si raggiungeva Bormio e in 125 Landeck in Tirolo. Trainata da quattro o sei cavalli, la diligenza - tuttora conservata al Museo Civico di Bormio - poteva trasportare fino a otto persone con i bagagli.
A 2.758 metri di altitudine s.l.m. sul Passo; per 46,5 km di lunghezza complessiva; con 88 tornanti e 3 gallerie; la Strada collega 3 regioni (Lombardia, Alto Adige e Val Müstair) ed è stata per numerose volte Cima Coppi del Giro d'Italia, diventando l’icona indiscussa degli amanti del ciclismo. Incastonata in uno dei parchi alpini più vasti e antichi d’Europa – il Parco Nazionale dello Stelvio è riserva naturale fin dal 1935 - la Regina delle Strade Alpine è meta prediletta di escursionisti a caccia di scenari paesaggistici mozzafiato, ma anche di siti storici rappresentativi, come i resti dei villaggi della Grande Guerra.
All’epoca della sua costruzione, la Strada dello Stelvio rappresentò un’opera di ingegneria civile di assoluta avanguardia. La sua realizzazione comportò lo scavo di gallerie nella roccia, la costruzione di ponti e paravalanghe in legno e l’introduzione di diverse soluzioni innovative e, per quei tempi, inedite.
Sebbene la Strada dello Stelvio sia nata per esigenze di tipo commerciale e amministrativo, il suo scopo si è evoluto nel tempo orientandosi sempre più su frequentazioni legate al tempo libero. Viaggi, sci estivo, gare ciclistiche, MTB, trail running, escursioni nella natura, trekking, alpinismo, sci alpinismo e fotografia. La Strada dello Stelvio offre tutto questo nella splendida cornice del Parco Nazionale dello Stelvio. Un contesto di assoluta eccezione che, da sempre, aggiunge unicità e fascino a questa Strada.
- Sirio Schiano lo Moriello / Pizzinini Scolari ComunicAzione-
ph. Roby Trab
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