SCUOLA E OLIMPIADI 2026: LA REGIONE SCARICA SULLE SCUOLE LA PROPRIA DISORGANIZZAZIONE

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SCUOLA E OLIMPIADI 2026: LA REGIONE SCARICA SULLE SCUOLE LA PROPRIA DISORGANIZZAZIONE

Dom, 01/06/2025 - 20:35
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Sondrio, 1 giugno 2025

Il Partito Democratico della provincia di Sondrio interviene sulla questione dell’introduzione della didattica a distanza nelle scuole secondarie durante il periodo delle Olimpiadi Invernali Milano-Cortina 2026, evidenziando le gravi responsabilità politiche e organizzative di Regione Lombardia e i potenziali danni per il diritto allo studio.

Il 13 maggio l’Ufficio Scolastico Regionale (USR) ha emesso un pomposo comunicato stampa, annunciando che sarà “assicurata l'attività scolastica in provincia di Sondrio durante le Olimpiadi Invernali Milano-Cortina 2026”, in programma dal 6 al 22 febbraio 2026.

Tuttavia, leggendo con attenzione i dettagli, si scopre che per gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado sono previste soluzioni individualizzate: lezioni in presenza oppure a distanza, in base all’effettiva possibilità di raggiungere l’edificio scolastico. I dirigenti scolastici riceveranno indicazioni dettagliate per organizzare l’attività didattica, distinguendo tra istituti facilmente raggiungibili con i mezzi pubblici — dove le lezioni si svolgeranno regolarmente — e quelli situati nei pressi degli impianti olimpici o lungo le principali direttrici di traffico, per i quali sarà possibile attivare la didattica a distanza, qualora sia comprovata l’impossibilità di raggiungere la scuola a piedi.

Secondo l’USR Lombardia, tali soluzioni sarebbero efficaci perché consentirebbero di preservare il calendario scolastico, garantire la qualità dell’offerta formativa, tutelare il diritto allo studio e alleggerire il traffico nei giorni delle competizioni, agevolando in particolare gli spostamenti verso Bormio e Livigno.

«Pur condividendo l’importanza dell’evento olimpico per il nostro territorio, va però sottolineato che ancora una volta sono le scuole a dover subire i disagi causati dalla disorganizzazione di Regione Lombardia, incapace di realizzare le tanto decantate opere infrastrutturali promesse per l’evento e dimenticando i disagi quotidiani che studenti e personale scolastico continuano a subire, da qualche anno a questa parte, a causa di un sistema di trasporto ferroviario sempre più inaffidabile» dichiara Michele Iannotti, segretario provinciale del Partito Democratico.

«Le esperienze della didattica a distanza durante il periodo del Covid, dichiara Daria Cornaggia, della direzione provinciale PD, hanno già dimostrato quanto questa modalità abbia compromesso il livello formativo ed educativo, soprattutto per gli studenti più fragili, ovvero coloro che necessitano di sostegno specifico o che presentano disturbi dell’apprendimento»

«Le evidenze raccolte in questi anni parlano chiaro, rimarca Giovanna Sciaresa referente del gruppo scuola PD provinciale: la DAD ha aggravato le disuguaglianze. E’ inconcepibile come, ancora una volta, invece di privilegiare i diritti di apprendimento degli studenti, la Regione possa pensare di scaricare i problemi non risolti sulle scuole. I più penalizzati saranno ancora i più deboli!».

E cosa accadrà negli istituti che risultano raggiungibili a piedi per gli studenti, ma non per il personale scolastico, che magari risiede in un altro comune e si sposta con mezzi pubblici che potrebbero essere soppressi?

«Regione Lombardia tentenna ed è disorganizzata, e a farne le spese, ancora una volta, sono le famiglie e le scuole della provincia di Sondrio. Si tratta dell’ennesimo episodio di incapacità e pressapochismo, di una lunga serie di disattenzioni che il nostro territorio continua a subire a causa di una linea politica regionale che, anche sul tema olimpico, si conferma inadeguata ed inefficiente» conclude Sabrina Andreoli componente del gruppo scuola PD provinciale.

- La segreteria organizzativa -

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