DAL GAVIA AI PIRENEI: UN "FURICC" NELLA SQUADRA GIOVANILE DELLA KOMETA-POLTI

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DAL GAVIA AI PIRENEI: UN "FURICC" NELLA SQUADRA GIOVANILE DELLA KOMETA-POLTI

Gio, 30/11/2023 - 14:42
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Matteo Compagnoni pedalerà per un anno in Spagna seguito dalla Fundaciòn Contador

E freschissima la notizia che un ciclista dell’Alta Valle, precisamente di Valfurva, è entrato a far parte del team junior della Kometa-Polti (prima era la Eolo-Kometa), la squadra di ciclismo su strada che opera in stretta connessione con la Fundaciòn Alberto Contador, associazione non-profit che punta sulla crescita tecnica e morale dei giovani ciclisti che potrebbero diventare i professionisti del domani.

Matteo Compagnoni, classe 2007, indole riservata e tranquilla ma carattere deciso, era quasi un predestinato: con il papà e gli zii appassionati di due ruote è stato naturale salire sui pedali sin da piccolo, tanto da scalare il Gavia a 8 anni in sella alla sua piccola mountain bike.

Ma sono anche appassionato di sci – precisa Matteo – ed infatti sino allo scorso anno mi sono dedicato ad entrambi gli sport. Nello sci, che ho iniziato quando avevo 7 anni, gareggiavo e mi allenavo con il Reit Ski Team dei fratelli Martinelli e ho ancora tutta l’attrezzatura dedicata, che adesso non potrò utilizzare…

Hai abbandonato lo sci?

Arrivati a un certo punto, bisogna fare delle scelte. Fino ad oggi ero riuscito a coniugare sci e bici, ma ora è arrivata questa grande occasione ed è giusto coglierla e dedicarmici appieno. E poi, la mia passione per la discesa non è molto indicata per un ciclista… al massimo potrei fare un po’ di fondo…

 

Come sei arrivato alla Kometa-Polti?

Attraverso persone che hanno intuito le mie potenzialità: Marco Andreola, Daniele Cantoni e, naturalmente, i miei genitori che mi hanno sempre accompagnato e sostenuto nelle mie scelte. Daniele Cantoni, in particolare, dopo avermi visto pedalare mi ha messo in contatto dapprima con il Pedale Morbegnese e poi mi ha fatto avvicinare alla Kometa.

Sei rimasto tesserato con il Pedale Morbegnese per 3 anni; che esperienza è stata?

Mi hanno subito accolto bene, il direttore sportivo Maurizio Damiani è venuto a Bormio e dopo un tragitto sui pedali (lui in ammiraglia, io davanti in bicicletta) mi ha proposto di tesserarmi con loro. Ho iniziato come Esordiente e ho corso dal 2021 al 2023. Sicuramente mi è servito per “farmi le ossa”, soprattutto per apprendere alcuni meccanismi che regolano normalmente le gare ciclistiche; ad esempio, io correvo sempre da solo, ma ho capito l’importanza di avere una squadra che può aiutarti sul percorso. In molte gare mi è mancata non tanto la preparazione fisica, quanto la tattica.

Ti allenavi anche da solo?

Sì, però seguivo un programma e mi consultavo con una preparatrice atletica. D’altronde, quando si cominciano a fare tante gare bisogna sapersi regolare nel modo giusto; io sono arrivato a gareggiare una trentina di volte in una sola estate! E da inizio stagione, generalmente verso metà aprile, tutte le domeniche avevo una gara regionale…

Qualche risultato che ti ha fatto piacere?

Mi ricordo il podio di Albino al 7° Trofeo Armanni-Ferrari del 2021, perché ero solo alla mia terza gara! Aver concluso tra i primi tre mi ha reso più consapevole di me stesso.

 

Quest’estate la Eolo-Kometa (oggi Kometa-Polti) è venuta in ritiro in Alta Valle. Hai avuto occasione di incontrare qualcuno?

Sì, e a dire il vero è stato un po’ tutto organizzato da Daniele Cantoni. Grazie a lui il team Kometa è stato avvisato della mia presenza in qualche salita, mentre io non sapevo di essere atteso né osservato! Figurati, c’erano Fortunato, Piganzoli… dei professionisti intenti ad allenarsi! Così ho pedalato accodandomi a loro in un paio di occasioni: a Cancano e Livigno-Sondalo. Dopo circa un mese ho ricevuto una proposta di entrare a far parte della squadra juniores.

Hai già conosciuto la squadra?

Sì. Sono già andato a fare un ritiro in Spagna dal 3 al 5 novembre e ho conosciuto gli altri ragazzi; in tutto siamo in 14, io unico italiano insieme al preparatore Giuseppe De Maria.

Come ti organizzi con gli allenamenti e le gare?

Anzitutto devo avere doppio materiale e attrezzatura per correre sia qui, sia in Spagna, altrimenti ogni trasferta diventerebbe ingestibile. Mi danno delle tabelle e dei programmi che seguo pedalando qui “in casa”. Ogni 2 o 3 settimane andrò in Spagna per i ritiri o le gare, la stagione inizia a gennaio e finisce circa a settembre, con una pausa in estate perché le temperature sono troppo alte; in tal caso, potrei fare delle gare per conto mio, magari anche in Italia…

Quali sono le tue caratteristiche di corridore?

Mi piace la salita e per gli allenamenti prediligo quella di Cancano. Mi alleno anche sulla frana, il mio obiettivo è riuscire a staccare sempre meglio gli altri in discesa.

Che poi, in discesa non è che vada piano tutt’altro! La velocità, sugli sci come in bici, non è un problema per Matteo. Che anche a scuola, se la cava egregiamente: frequenta la III ragioneria a indirizzo turistico e ha una media dell’8.

La Kometa-Polti – aggiunge – è molto attenta a questo aspetto e pretende che tutti i suoi ragazzi vadano bene a scuola, tanto che ogni 3 mesi vuole avere le nostre pagelle e si informa sul comportamento che abbiamo. La scuola, inoltre, mi è venuta subito incontro per eventuali necessità di recupero.

Non resta che seguirlo e fare il tifo per lui, anche perché un ragazzo che in tutta la sua umiltà prova a inseguire un sogno merita l’appoggio e il sostegno del suo territorio.

Anna

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