OSPEDALE MORELLI DI SONDALO: UNO SGUARDO APERTO A NUOVE PROSPETTIVE

2
min di lettura

OSPEDALE MORELLI DI SONDALO: UNO SGUARDO APERTO A NUOVE PROSPETTIVE

Ven, 27/01/2023 - 20:17
Pubblicato in:
La presentazione di un progetto umano e sanitario di grande respiro

L’ospedale Morelli è stato oggi teatro di un evento dimostrativo sportivo la cui portata va ben oltre la semplice illustrazione di una disciplina o di un programma di allenamento: la sala convegni e i locali adibiti a palestra e riabilitazione si sono trasformati per un giorno in un set dedicato alla preparazione paralimpica, alla presenza sia di professionisti sanitari, sia di campioni che nello sport paralimpico hanno raggiunto traguardi a livello nazionale e internazionale.

L’azione intrapresa dal dirigente dr Mario Melazzini in questo ambito ha trovato nel dottor Binda (direttore della riabilitazione, neuro riabilitazione e unità spinale) e nel suo staff, nonché nell’ASST Valtellina Alto Lario, un accoglimento totale rispetto alla proposta di attivare un progetto legato al movimento paralimpico che possa trovare spazio sul territorio valtellinese e diventare un riferimento per tutte le persone aventi diversi gradi di lesioni motorie e muscolari: «La bellezza dello sport consiste non solo nel benessere della persona, ma anche nel piacere di conquistare qualcosa a livello agonistico. Qui ci troviamo in un contesto ospedaliero, ma Sondalo ha una sua specificità che va ben oltre la struttura sanitaria e può dare un grande contributo nel far sì che lo sport diventi una componente fondamentale nella vita dei disabili e nel mettersi a disposizione del mondo paralimpico. La legge 27/2022, a tale proposito, non solo ha confermato Sondalo come una delle tre un'unità spinali lombarde, ma sottolinea l’importanza di lavorare per arrivare al massimo livello di autonomia possibile nei pazienti».

L’idea maturata nel gruppo di lavoro sondalino è quella di creare una rete di collaborazioni per arrivare a un progetto innovativo e integrativo, ovvero la fondazione di una Polisportiva in cui intraprendere un percorso sportivo ad ogni livello, non escluso quello agonistico che vuole puntare in alto, per esempio alle Olimpiadi. Una polisportiva autonoma ma collegata alla rete che si andrà a costituire, che sia conosciuta e accessibile a tutti.

Il primo interlocutore è stato l’ospedale Niguarda di Milano, dove da decenni è attiva una realtà sportiva di tipo paralimpico che funziona benissimo e ha una richiesta elevatissima di prestazioni; perché lo sport è benessere, integrazione, socialità, aggregazione, conquista. Ma può essere anche uno straordinario motivatore nella vita delle persone e rappresentare persino uno sbocco lavorativo; infatti, grazie all’opera diligente e instancabile di Luca Pancalli e Giusy Versace, si sono aperte le porte per il reclutamento degli atleti paralimpici nei vari gruppi sportivi, un grande risultato che riconosce il percorso sportivo degli atleti paralimpici al pari degli altri.

Oltre ai contatti intrapresi con il Niguarda e con le varie associazioni che ruotano attorno ad esso e che coprono uno spettro di decine e decine di attività, è stato interpellato anche il Comitato Paralimpico per verificare la possibilità di utilizzare Sondalo come centro di preparazione paralimpico, anche in vista delle prossime Olimpiadi 2026. Giova ricordare, infatti, che al Morelli esiste – sotto la direzione del dottor Giulio Rossi – uno dei pochi Centri di Medicina dello Sport che possiede attrezzature specifiche dedicate alla valutazione fisiologica dei soggetti.

Insomma, una prospettiva in cui le competenze e le professionalità di Sondalo si integrerebbero perfettamente all’interno di questa rete e andrebbero a colmare un bisogno sempre più urgente previsto sì a livello legislativo ma, soprattutto, fortemente richiesto dall’utenza, anche in considerazione del fatto che il nord-est è completamente scoperto di unità spinali.

«Nella vita – a detto il prof. Melazzini – è sempre una questione di sguardi, cioè di come si guardano le cose e le persone». E lo sguardo di Sondalo, nell’ottica oggi presentata, è decisamente aperto a una nuova possibilità.

 

Anna