ORGOGLIO OLIMPICO PER LA VALTELLINA: BORMIO ACCOGLIE TUTTI I CAMPIONI DI SOCHI 2014

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ORGOGLIO OLIMPICO PER LA VALTELLINA: BORMIO ACCOGLIE TUTTI I CAMPIONI DI SOCHI 2014

Mar, 25/02/2014 - 17:48
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Grandi applausi per le squadre dello short track, ma anche per Christian De Lorenzi

E’ andata in scena al palaghiaccio di Bormio, in una cornice straordinaria, la festa per i successi olimpici della Valtellina a Sochi 2014.

Il palaghiaccio delle grandi occasioni, come quelle dei campionati d’Europa e del Mondo, quelle di World Ranking e World Cup; come quelle, soprattutto, che hanno contrassegnato tutte le ultime edizioni delle Olimpiadi invernali. Perchè sono nate, sono state coltivate e sono cresciute sul ghiaccio di Bormio quelle medaglie olimpiche che sono al collo di nove ragazzi e ragazze valtellinesi. E sul quel ghiaccio è stato giusto festeggiare un successo che è anche quello di un impianto, di una comunità, di una società sportiva sempre, costantemente proiettata sul giovani. Sarà una coincidenza, ma anche il terzo corso di avviamento, in pieno svolgimento in queste settimane è stato un successo di partecipazione.
In tutte le salse è stato detto e scritto che partecipare alle Olimpiadi è già un grande risultato, un sogno che si avvera e che continua, come ha detto Christian De Lorenzi, biatleta alla terza Olimpiade. Poteva essere della staffetta mista che è andata sul podio; ha chiuso con un quinto posto nell’altra staffetta ed è contento! Per tutto il movimento del biathlon è un esempio e modello. Non ha potuto prendere parte alla festa Roberto Nani, già tornato sui campi di gara; per lui Sochi 2014 non è stata proprio fortunata, ma c’è tanto tempo per raggiungere successi nello sci alpino valtellinese che non ha potuto assistere, a Sochi 2014, alle performance delle ragazze. Le aspettiamo per altre occasioni.
Così, ancora una volta, la vetrina se l’è presa tutta lo short track. Disciplina che vive il suo momento di gloria nello spazio di due settimane ogni quattro anni, quello delle Olimpiadi, appunto. Short track che è sinonimo di Valtellina e di Bormio Ghiaccio: nove medaglie olimpiche, decine di titoli e record mondiali, una lunga teoria di allori continentali… Giusto rendere omaggio a quei campioni che hanno conquistato il successo, ma anche a coloro – genitori, allenatori e dirigenti – che si sono spesi per consentire loro di prepararsi a quei successi.
Il senso della festa che la Bormio Ghiaccio ha voluto organizzare nella serata di martedì 25 febbraio 2014 era questo: “riconoscere a pieno – come ha evidenziato il presidente Fernando Bellotti – il merito di una squadra vincente; ed in questo momento fare ed essere squadra è di straordinaria importanza”. Squadra vincente quella formata da Arianna Fontana, alla terza olimpiade medagliata, da Lucia Peretti, Martina Valcepina ed Elena Viviani; quattro ragazze che da quasi vent’anni alzano insieme i trofei della Bormio Ghiaccio conquistati negli stadi di tutto il mondo. Senza dimenticare Nicola Rodigari, che ha bruciato le tappe per esserci a Sochi 2014 dopo il grave infortunio; senza dimenticare Yuri Confortola, leader della squadra azzurra, ed Anthony Lobello che valtellinese d’adozione lo è diventato per imminente matrimonio.
“Ci avete resi tutti orgogliosi” ha detto davanti a loro – dopo aver messo per iscritto il suo pensiero – l’assessore provinciale Filippo Compagnoni. “Grazie per le emozioni che ci avete regalato” è stato il messaggio del presidente della CM Gianni Confortola. “Siete il migliore esempio per i giovani e per i ragazzi” hanno aggiunto i sindaci di Bormio, Valdisotto e Valdidentro abbracciando le campionesse dell’Alta Valle. “E’ straordinaria l’emozione che ci avete fatto provare – ha confidato il presidente dell’US Bormiese, Pierluigi Spechenhauser -; ripaga anche il grande lavoro che famiglie, allenatori e dirigenti hanno fatto e continuano a fare ogni giorno”.
Alla festa di martedì sera erano presenti anche gli sci club dell’alta valle che hanno voluto condividere con la Bormio Ghiaccio l’orgoglio per il successo di quelle bambine, poi ragazze, oggi donne che ci hanno regalato emozioni. Le uniche medaglie lombarde di queste Olimpiadi sono valtellinesi; e senza che nessuno possa parlare di “discriminazione territoriale”, diciamolo pure che, oltre a quelle conquistate dagli altoatesini, le uniche medaglie “italiane” a queste olimpiadi sono arrivate da una piccola valle che non può certo contare sui mezzi e le strutture che l’Alto Adige Sud Tirol può mettere in campo. Ed anche questo è un piccolo/grande motivo di orgoglio e soddisfazione.. Ed anche questo è un piccolo/grande motivo di orgoglio e soddisfazione.

Armando Trabucchi