“MUSICHE DA FILM” AL SANTUARIO DI GROSOTTO

Sotto l’ancona monumentale di Pietro Ramus, l’orchestra inclusiva Le Risonanze celebra l’arte dell’inclusione e della bellezza
Grosotto (SO), 19 ottobre 2025 – Il Santuario della Beata Vergine delle Grazie ha ospitato il concerto “Musiche da Film” dell’Orchestra Sinfonica Inclusiva Le Risonanze di Salò, diretta da Annarita Agazzi, in un pomeriggio in cui arte, fede e musica si sono fuse in una sinfonia di emozioni e inclusione.
L’evento è stato organizzato dagli Amici della Croce di Campiano, in collaborazione con la Fabbriceria del Santuario della Beata Vergine delle Grazie di Grosotto, offrendo al pubblico una straordinaria occasione di ascolto e riflessione in uno dei luoghi più suggestivi dell’Alta Valtellina.
A fare da sfondo al concerto, la monumentale ancona lignea di Pietro Ramus, recentemente restaurata, che raffigura l’Incoronazione di Maria: un capolavoro barocco che, rinnovato nel suo splendore, ha dialogato con la musica in un intreccio di luce, oro, legno e suono.
Sotto lo sguardo della Vergine incoronata, le note sono divenute gesto di comunione e di preghiera
Il programma: un viaggio tra le grandi musiche del cinema
Sul palco si sono susseguiti i temi di alcune delle più amate colonne sonore di Ennio Morricone, composte per film leggendari come C’era una volta il West, C’era una volta in America.
Non sono mancati anche brani iconici della musica per il cinema come Moon River, Somewhere Over the Rainbow, Forrest Gump Suite e molti altri.
In ognuno di questi brani, le melodie hanno evocato immagini, emozioni e sogni, trovando nel Santuario una nuova dimensione spirituale: quella di una musica che unisce i linguaggi del sacro e del popolare, della memoria e della speranza.
Il valore del Metodo Esagramma: la diversità come armonia
L’Orchestra Le Risonanze è un ensemble unico nel suo genere: unisce musicisti professionisti e musicisti con disabilità secondo il Metodo Esagramma, modello di musicoterapia orchestrale che consente a ciascuno di partecipare attivamente, qualunque sia il proprio livello o abilità.
Durante il concerto, è risuonata una frase che ne racchiude lo spirito più autentico:
«Un colpo di triangolo vale quanto l’arpeggio di un pianoforte».
Un principio semplice ma profondo: in un’orchestra inclusiva, ogni gesto musicale ha lo stesso valore, perché ciò che conta è la partecipazione condivisa.
Un pomeriggio di musica, fede e solidarietà
Il concerto, a ingresso libero, ha raccolto offerte devolute al premio di studio “Il Fiore di Roby”, in memoria di Roberta Osmetti, destinato a promuovere la formazione artistica di persone con disabilità.
- Fabbriceria Beata Vergine di Grosotto -
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