Sciopero generale: venerdì 12 dicembre la Cgil di Sondrio scende in piazza

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Sciopero generale: venerdì 12 dicembre la Cgil di Sondrio scende in piazza

Mer, 10/12/2025 - 15:32
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Anche la Cgil Sondrio scenderà in piazza venerdì 12 dicembre, in occasione dello sciopero generale
proclamato per l’intera giornata, contro una Legge di Bilancio che definisce “del tutto insufficiente
ai bisogni del Paese. Una manovra ingiusta, che penalizza lavoratori, pensionati e giovani”.
La mobilitazione si articolerà in un presidio davanti alla Prefettura di Sondrio a partire dalle 10:30.
“Una mobilitazione che denuncia una legge di bilancio ingiusta, che non risponde ai bisogni del
Paese e delle persone, caratterizzata da austerità e prelievo fiscale su lavoratori dipendenti e
pensionati - dichiara Michela Turcatti, Segretaria generale della Cgil di Sondrio -. Scioperiamo per
salari più alti, servizi pubblici per tutti, di qualità, pensioni giuste”.
Non si vedono investimenti nella spesa sociale, così come in sanità, istruzione, casa, trasporto
pubblico, sicurezza sul lavoro, non autosufficienza: “Tutti elementi, cruciali, sempre più trascurati. A
ciò aggiungiamo che negli ultimi 3 anni pensionati e lavoratori hanno versato 25 miliardi in più di
tasse a causa del drenaggio fiscale, conseguente alla mancata indicizzazione dell’Irpef.
Denunciamo una manovra sbagliata. Perché aldilà di titoli e slogan – prosegue Turcatti - questa
clamorosa ingiustizia fiscale penalizza i soli redditi fissi (non chi è in flat tax, non le rendite, non i profitti).
Questo maggior gettito, inoltre, non è stato certamente destinato dal governo alla spesa sociale.
Con questa manovra la spesa sanitaria scenderà sotto il 6 % del Pil, con un continuo impoverimento
del perimetro pubblico, che ben conosciamo anche in provincia di Sondrio, a favore del privato.
Sempre più persone rinunciano a curarsi e lo Stato non sta garantendo quanto è previsto dalla nostra
Costituzione: il diritto alla cura, alla sanità pubblica, di qualità, universale e per tutti. Non possiamo
accettare un modello che aumenta le diseguaglianze e lascia soli cittadini e famiglie”.
Per quanto riguarda la previdenza, prosegue Turcatti: “Altro che superamento della legge MontiFornero: questo governo ha saputo peggiorarla, con il risultato che andremo tutti in pensione più
tardi e più poveri. Si innalza l’età pensionabile, viene ridotta la flessibilità in uscita e si penalizza chi
ha svolto lavori faticosi o discontinui. Chiediamo interventi urgenti per chi oggi è maggiormente
penalizzato, giovani e donne. E mentre i giovani se ne vanno, nel nostro Paese la
deindustrializzazione avanza. L’unica occupazione che cresce è quella degli over 50. E’ evidente
che serve una strategia industriale capace di guardare alle grandi sfide: transizione ambientale e
digitale, generare occupazione di qualità e investire sul futuro. Tutto ciò che manca in questa
manovra, visto che l’obiettivo è chiaro: tornare sotto la soglia fatidica del 3% nel rapporto deficit/PIL
un anno prima di quanto previsto dai nostri impegni europei per poter aumentare le spese militari”.
“È necessario un piano di investimento pubblico che rilanci con forza l’occupazione e il lavoro –
conclude la Segretaria generale della Cgil di Sondrio -. Ecco quello di cui abbiamo bisogno: rinnovi
di tutti i contratti nazionali di lavoro privati e risorse aggiuntive per quelli pubblici, per difendere e
rafforzare il potere di acquisto, cui affiancare una vera detassazione degli incrementi per tutti;
rafforzamento della 14esima per pensionati e pensionate, rilancio del settore pubblico con
stabilizzazioni dei precari, assunzioni e forti investimenti in sanità, istruzione, ricerca, trasporti, diritto
alla casa e allo studio, non autosufficienza. Contrasto alla precarietà, norme più forti in tema di salute
e sicurezza, investimenti per ridurre divari territoriali e di genere, revisione degli appalti. E ancora: forti
azioni contro evasione fiscale, grandi ricchezze ed extra profitti, perché le risorse vanno prese dove
ci sono e redistribuite. Non accettiamo un Paese che taglia su diritti e welfare per aumentare le spese
militari ed è per questo che tutte e tutti dovremo scendere in piazza, per condannare una manovra
che non risponde ai bisogni delle proprie cittadine e cittadini”. 

- Michela Turcatti

Segretaria generale Cgil Sondrio

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