LA MONTAGNA AL FEMMINILE: DAL VIRTUALE AL REALE CON IL PROGETTO PILOTA DI BORMIO-LIVIGNO

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LA MONTAGNA AL FEMMINILE: DAL VIRTUALE AL REALE CON IL PROGETTO PILOTA DI BORMIO-LIVIGNO

Sab, 11/02/2023 - 20:36
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Un'iniziativa che coinvolge l'università IULM, Centro Studi Storici AV, MUS Livigno/Trepalle e Museo Civico di Bormio

Nei giorni scorsi sono stati ospiti a Bormio alcuni docenti della Libera Università di Lingue e Comunicazione IULM per un sopralluogo in vista di un’interessante iniziativa che dovrebbe prendere corpo nell’estate 2023.

Grazie al tramite del Centro Studi Storici Alta Valtellina e del MUS Livigno/Trepalle, con cui da circa due anni la IULM ha instaurato una collaborazione proficua sul progetto “La montagna al femminile” (https://www.altarezianews.it/2021/12/la-montagna-al-femminile-storie-e-immagini-di-donne-nelle-realta-alpine), il gruppo che fa capo all’università meneghina ha visitato Bormio e Livigno ed è entrato in contatto con i rispettivi assessori Paola Romerio Bonazzi e Sharon Zini per presentare alle istituzioni preposte l’idea che IULM, CSSAV e MUS hanno abbozzato con l’obiettivo di dare un contributo significativo all’identità culturale alpina e valorizzare un patrimonio fatto non solo di opere, ma anche di persone.

Il tutto è nato dalla mostra virtuale sulla figura della donna nell’arco alpino; sin dal 2021 MUS e CSSAV hanno preparato e fornito materiali su alcune figure o opere significative che hanno segnato la storia di ciascuna località e lo stesso hanno fatto le altre partner della mostra virtuale ovvero la Val di Fiemme e Cortina D’Ampezzo; un progetto che è partito coinvolgendo le zone che saranno sede delle prossime Olimpiadi, ma che proprio per la sua natura trasversale potrà essere allargato ad altre aree alpine. D’altronde, la “montagna al femminile” abbraccia un universo che difficilmente può essere quantificato o circoscritto, e purtuttavia ha contribuito in maniera determinante a forgiare il carattere antropologico, e finanche il paesaggio, delle zone di montagna.

La mostra “La montagna al femminile” che per questi due anni è rimasta solo virtuale (https://lamontagnalfemminile.it), diventerà realtà proprio a partire dall’Alta Valle: Bormio e Livigno costituiscono un progetto-pilota, ciascuno con un modello espositivo su cui poi verranno a innestarsi anche le altre località. Le caratteristiche della mostra, infatti, saranno la mobilità e l’interconnessione: tutte le zone vi verranno rappresentate e dopo Livigno e Bormio, che la ospiteranno nell’estate 2023, la mostra verrà allestita a Cortina e in Val di Fiemme e ovunque il suo messaggio possa e voglia essere ascoltato.

Sarà una mostra multidisciplinare, con fotografie d’epoca e attuali, narrazioni, video, opere riferibili alle protagoniste e allestimenti pensati per mettere in risalto quello che le donne hanno saputo lasciare ai loro territori; i fili conduttori saranno diversi (le donne e il lavoro, le donne e lo sport, le donne e l'arte, ecc..), ma tutti accomunati dalla volontà di far emergere quelle figure che – nate e/o vissute in un ambiente "ostile" – hanno saputo ritagliarsi uno spazio vitale e coltivare una sensibilità propria (o un talento) a dispetto dell’atavica “chiusura” dell’ambiente alpino.

A Livigno il fulcro di tutto sarà il MUS, a Bormio la mostra verrà ospitata nei locali del Museo Civico, che ha aderito immediatamente alla proposta e che, esaurito il periodo di affluenza turistica, si impegnerà nel renderla fruibile al mondo scolastico, anche attraverso laboratori specifici.

Con l’auspicio che tutto questo possa tradursi in una collaborazione duratura che consenta al mondo accademico di uscire dalle aule e alla montagna di aprirsi alla conoscenza.

 

Anna