FRAMMENTI DI STORIA. A SCUOLA NEI SECOLI PASSATI: NON SOLO LEGGERE E SCRIVERE!

1
min di lettura

FRAMMENTI DI STORIA. A SCUOLA NEI SECOLI PASSATI: NON SOLO LEGGERE E SCRIVERE!

Lun, 09/08/2021 - 17:34
Pubblicato in:
Pedenosso

Sin dal Medioevo il comune di Bormio si interessò fattivamente per poter reclutare un maestro che insegnasse a leggere e scrivere, primi fondamentali requisiti per far sì che funzionari e amministratori potessero efficacemente difendere i diritti della Communitas. Sin dal 1318, infatti, è documentato il reclutamento di un maestro di grammatica, un certo Mafeus. Nei confronti dei docenti, tutti forestieri sino alla fine del XV secolo, si esercitava un vigile controllo, tanto da allontanare coloro che erano reputati incapaci di svolgere adeguatamente il loro incarico (come accadde nel 1358).

La lontananza dalla Terra Mastra di Bormio indusse le vicinanze ad attivarsi per l’apertura di scuole nelle proprie frazioni: a Oga e Livigno nel 1623, a Valfurva nel 1685, a Semogo nel 1706. Certo, si trattava di una scuola connotata da un fortissimo legame con la religione, anche perché normalmente gli insegnanti erano sacerdoti. A Pedenosso, il verbale delle vicinanza con cui si istituiva la scuola (datato 1719) è molto esplicito sulla necessità che l’istruzione non solo doveva sopperire alle quotidiane necessità, ma doveva essere anche uno strumento per rafforzare la fede e, non a caso, tra le varie materie figuravano la dottrina cristiana, i buoni costumi e la recita di orazioni; inoltre, gli scolari dovevano partecipare alle funzioni dei Disciplini, raccogliere elemosine per i fondatori, fare una colletta per donare un vitello al maestro e provvedere al riscaldamento portando dei pezzi di legna, obbligo rimasto in vigore fino a pochi decenni or sono. Piccolo particolare: la scuola di Pedenosso durava circa 3 mesi, dal 25 novembre al mercoledì santo.

 

 

Anna

I. SILVESTRI, La “Fondatione della schola de figliuoli nell’honorata vicinanza di Pedenosso”, Bollettino n. 6/2003

http://www.cssav.it/attivita-del-centro/il-bollettino-bsav/bollettino-n-62003

Foto: Archivio Castello D’Albertis Museo delle Culture del Mondo