LE PREMIAZIONI DEL CONCORSO “UN RACCONTO PER LO STELVIO”

L’Auditorium gremito dell’IIS Alberti di Bormio ha accolto la conclusione del concorso “Un racconto per lo Stelvio” destinato alle scuole superiori della Provincia per l’anno 2024/2025 e promosso dal Centro Studi Storici Alta Valtellina in collaborazione con l’IIS Alberti di Bormio e il comitato istituzionale per gli eventi del Bicentenario, che ha sostenuto economicamente i premi erogati ai vincitori (in compartecipazione tra comune di Bormio, Società Multiservizi Alta Valle e Fondazione Bormio).
L’omaggio degli studenti alla strada dello Stelvio, di cui quest’anno ricorre il bicentenario, ha prodotto cinque elaborati inediti che sono stati valutati dalla giuria incaricata; l’esito finale, pur nell’esiguità dei lavori pervenuti, non ha lasciato delusi; i racconti scritti dai ragazzi hanno esplorato alcune vicissitudini che gli uomini hanno veramente vissuto intorno alla strada, storie di guerra e di emigrazione che ogni tanto riaffiorano nel ricco materiale documentario conservato negli archivi di Bormio.
La professoressa Daniela Valzer, ideatrice del concorso, ha premiato i partecipanti (alcuni dei quali suoi studenti) e li ha invitati a non perdere questa vena creativa sia esortandoli a proseguire nella scrittura, sia lanciando una nuova sfida già per l’anno a venire: «Vi avverto che siamo già pensando di bissare questo concorso proponendolo anche l’anno prossimo, magari con il tema su “Bormio e lo sci”, vista la vicinanza delle Olimpiadi… Come vedete, anche se non sono fisicamente in classe, vi metto già al lavoro sin da ora!».
Un legame forte, quello tra la professoressa Valzer e i suoi ragazzi, che si manifesta appieno negli abbracci commoventi che si sono susseguiti appena conclusa la proclamazione.
«Siamo veramente contenti di questa iniziativa – concorda l’assessore comunale Emilia Pedranzini – Bormio è terra di grandi campioni sportivi ma voi dimostrate che sa essere anche fertile per la narrativa. Bravi ragazzi».
«Una collaborazione proficua – riconosce il docente Arrigo Canclini – che per il nostro Istituto avvalora il senso della scuola di oggi: essere parte viva e attiva sul territorio anche attraverso queste iniziative»
«Non era semplice spronare i ragazzi a scrivere – ammette Anna Lanfranchi segretaria del Cssav – e sappiamo bene quanto difficile possa apparire un foglio bianco da riempire; a maggior ragione, facciamo i nostri complimenti a chi si è messo in gioco. Come Centro Studi abbiamo il dovere di creare ponti e la scuola è terreno privilegiato perché la nostra storia dovrà essere lasciata in eredità ai giovani”.
Intanto, si sta già lavorando per fare in modo che i lavori dei ragazzi non vadano dispersi: «Ci piacerebbe – informa Nicola De Gasperi consigliere del Cssav – farli registrare sotto forma di audio per metterli a disposizione, tramite QR code, negli eventi del bicentenario. Inoltre, si possono valutare momenti di incontro, di lettura o altre proposte in cui questi racconti possano trovare spazio».
Il primo passo sarà la loro pubblicazione nel prossimo Bollettino del Centro Studi Storici.
– Anna –
Foto Roberta Cervi
GRADUATORIA:
- Non ti scordar di me
- Una vita per mezza lira
- Occhi di bambino
- Nastro d’argento
- La strada delle emozioni
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