L'AMMINISTRAZIONE DI SONDALO AGGIORNA SUL TEMA "CHIESONE"
A seguito dell’incontro promosso dal gruppo “Siamo Sondalo” e delle recenti discussioni apparse sui giornali e sui social, riteniamo necessario fornire alcuni chiarimenti, a fronte di informazioni fuorvianti che stanno circolando, generando confusione con il solo obiettivo di screditare l’operato dell’attuale amministrazione, la quale intende FINALMENTE risolvere la decennale questione della riqualificazione dell’area del “Chiesone”.
Riqualificazione del sagrato ed ex casa parrocchiale:
L’intervento non è un segreto: era già stato annunciato come strategico e tra le priorità del nostro programma durante la campagna elettorale.
Nulla è cambiato rispetto a quanto proposto allora: non si tratta quindi di una novità, ma del proseguimento di un impegno già dichiarato ai cittadini, contenuto nel nostro programma fin dal suo deposito, e di cui si sono gettate le basi nel corso dello scorso mandato.
Sviluppi attuali e accuse di mancate informazioni:
Ad oggi cos’è cambiato rispetto agli annunci dello scorso giugno vi starete quindi chiedendo. Questi sono gli sviluppi in questo primo anno di mandato sul tema “chiesone”:
- sono ufficialmente arrivati i 3mln di contributo del Fondo Comuni Confinanti e sono stati inseriti nella scorsa variazione di bilancio i primi 100.000 € per coprire le prossime spese;
- dopo vari sopralluoghi e confronti tra le parti sono stati completati i frazionamenti delle aree che la Parrocchia donerà al Comune e ora si sta procedendo con la sistemazione dei documenti per l'atto di donazione;
- il notaio, da noi incaricato, che ha redatto la bozza dell’atto di donazione, si sta occupando delle verifiche formali delle aree oggetto di donazione e sta affinando la bozza dell’atto;
- è stato individuato il coordinatore del concorso di progettazione con il quale si definiranno gli input progettuali che confluiranno nel concorso di progettazione in cui una giuria (e la popolazione) decideranno quale sarà il progetto vincente per la riqualificazione dell'area [rispetto alle informazioni che stanno circolando non abbiamo quindi ancora deciso nulla su come sarà riqualificata l’area e la popolazione sarà informata e coinvolta];
- ci siamo attivati presso la Provincia per la richiesta di un contributo per il concorso di progettazione nell'ambito dell'iniziativa di “Collaborazione tra la Provincia di Sondrio, l’ordine degli Architetti e l’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Sondrio per finanziare Concorsi di Progettazione per la realizzazione di Opere Pubbliche".
Smentite alle “fake news” e precisazioni:
Oltre a quanto indicato nei punti precedenti non è stato deciso né è stato possibile ad oggi fare nulla di più. Per dovere di cronaca, e per correttezza nei confronti dei cittadini che hanno avuto davanti ai loro occhi quello scempio per (almeno con il “nuovo chiesone”) quasi 30 anni, senza che nessuno si preoccupasse di sistemarlo, ma che solo nell’ultimo anno sono costantemente bombardati di notizie scorrette e tendenziose, riteniamo opportuno, con piacere e nella massima trasparenza, precisare alcuni aspetti:
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ribadiamo con fermezza che nessuna decisione è stata ancora presa in merito alla riqualificazione dell’area, né tantomeno verrà imposta ai cittadini “dall’alto”. Al contrario, i cittadini verranno adeguatamente informati quando il Comune sarà ufficialmente proprietario dei beni e potrà pianificare le successive fasi operative;
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le azioni intraprese fino ad oggi sono state condivise in piena trasparenza con la Parrocchia e con la Diocesi di Como. Il percorso non è stato né segreto né unilaterale, ma aperto e concordato con tutti i soggetti coinvolti;
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è solo grazie all’impegno dell’attuale amministrazione che è stato possibile reperire i 3 milioni di euro destinati alla riqualificazione dell’area, fondi ottenuti tramite un accordo politico con i Comuni limitrofi nell’ambito dei Fondi dei Comuni Confinanti, concordando sul riconoscimento dell’intervento come strategico per lo sviluppo dell’intero comprensorio;
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i fondi ottenuti sono destinati unicamente alla proposta di riqualificazione dell’area del Chiesone e dell’ex casa parrocchiale, contenuta nella scheda progettuale presentata dall’attuale amministrazione. Pertanto, non è possibile riassegnare queste risorse ad opere diverse da quelle indicate nella scheda progettuale da noi presentata;
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nessun costo dell’intervento ricadrà sulla cittadinanza. Chi afferma il contrario dimostra, nel migliore dei casi, una scarsa conoscenza del funzionamento dei contributi pubblici oppure, nel peggiore, diffonde consapevolmente informazioni false. Ribadiamo quindi con chiarezza che le voci secondo cui l’operazione genererebbe debiti a carico delle future generazioni sono totalmente infondate;
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attualmente, per questa iniziativa possiamo contare su 3 milioni di euro del Fondo Comuni Confinanti. Il concorso di progettazione avrà come indicazione e premialità il rispetto di tale importo per la realizzazione degli interventi principali. Tuttavia abbiamo presentato una richiesta per un ulteriore milione di euro attraverso i fondi AQST provinciali. Qualora si rendesse disponibile anche tale importo, questo ci permetterà di ampliare l’orizzonte di intervento anche alle aree limitrofe come la viabilità in Via Vanoni e l’incrocio con Via Roma e gli attigui giardini pubblici. In questo modo sarà possibile dare all’intervento un’impronta ancora maggiore in termini di riqualificazione urbana dell’area e di fruizione pubblica della stessa.
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qualora venga abbattuta la parte incompiuta del Chiesone – come è nostra intenzione, per realizzare una nuova piazza pubblica – lo spazio risultante sarà accessibile a tutta la cittadinanza. Le modalità di utilizzo saranno semplicemente regolate da una convenzione con la Parrocchia, come è prassi in situazioni analoghe, vista la contiguità dell’area e la specificità dell’attività svolta (di carattere ecclesiastico). È importante sottolineare che, con la donazione dell’immobile, l’area diventerà a tutti gli effetti uno spazio pubblico – si veda, a titolo esemplificativo, il piazzale/parcheggio pubblico antistante la Chiesa di S. Maria Maggiore. Alla luce di ciò, smentiamo categoricamente quanto affermato dal Gruppo di minoranza e riportato recentemente sulla stampa. “il Comune diventerebbe proprietario di tutta l’area degradata e si farebbe carico della demolizione e ricostruzione dell’edificio incompiuto, per poi rimetterlo a disposizione, unicamente, della parrocchia con una convenzione”;
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no, nonostante i reiterati solleciti, la Parrocchia non è stata nelle condizioni di riqualificare l’area, né potrebbe oggi sostenere un investimento di tale entità, con il rischio concreto che la situazione rimanga irrisolta per altri decenni. Al contrario, in quanto amministrazione pubblica, abbiamo la possibilità di accedere a contributi significativi che ci permetterebbero di affrontare e risolvere finalmente una questione tanto annosa quanto complessa;
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la proposta del Gruppo di minoranza apparsa sui giornali “Proponiamo di acquistare la Casa parrocchiale coi fondi dei Comuni Confinanti e destinarla a uno spazio collettivo, permettere alla Parrocchia, con il ricavato della vendita, di riqualificare autonomamente il Chiesone, rimanendone unica proprietaria. Eviteremmo un intervento pubblico su un bene privato, che potrebbe sollevare rischi giuridici e contabili (Corte dei conti) e vorremmo il coinvolgimento della cittadinanza” mal si concilia con la realtà dei fatti, soprattutto con i valori del mercato immobiliare attuale, e con i costi degli interventi necessari alla riqualificazione delle aree.
Obiettivo di “Obiettivi in Comune”: Un progetto di ampio respiro per lo sviluppo del paese e dei suoi spazi pubblici:
Il nostro obiettivo, dichiarato con trasparenza già in campagna elettorale, è riqualificare l’area cercando di coniugare risorse economiche disponibili, esigenze pratiche e una visione strategica di sviluppo per il futuro di Sondalo. L’intento non è solo quello di intervenire sul Chiesone, ma di ampliare lo sguardo anche ad altri ambiti rilevanti, come l’ex casa parrocchiale, una possibile rivisitazione della viabilità in Via Vanoni e dell’incrocio con Via Roma, e la valorizzazione del centro storico.
In particolare, prevediamo il recupero della casa in Piazza della Repubblica, per la quale abbiamo già presentato domanda di finanziamento su due bandi, attualmente in fase di istruttoria. Inoltre, puntiamo a restituire alla collettività la storica dimora comunale oggi occupata dai Carabinieri, destinandola a nuovi usi culturali e sociali.
Ad oggi, nessuna decisione definitiva è stata assunta. Le notizie che stanno circolando sono prive di fondamento e frutto di opinioni personali, spesso veicolate da chi ha un interesse diretto nel creare confusione.
In conclusione, respingiamo fermamente le interpretazioni distorte diffuse dal Gruppo consiliare di minoranza. In nome della “chiarezza” si rischia invece di alimentare malcontento e divisione, proprio su una questione – quella del chiesone e dell’ex casa parrocchiale – che è in attesa di essere risolta da anni e che dovrebbe, invece, unire tutta la popolazione per addivenire ad un auspicata e attesa risoluzione.
Il nostro approccio è sempre stato trasparente, concreto e rispettoso delle regole: non siamo soliti vendere annunci prima del tempo (in questo caso prima dell’atto di donazione) e non siamo alla ricerca di continue polemiche, ma, al contrario, cerchiamo di trovare soluzioni alle esigenze di Sondalo. L’immobile oggetto della discussione era stato indicato dai cittadini stessi, nel questionario del vigente PGT, tra le priorità da affrontare e noi, ben consapevoli delle potenzialità e, soprattutto delle principali criticità del nostro territorio, proprio da lì siamo partiti!
- Amministrazione comunale di Sondalo -
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