I cervi del Parco per la scuola

1
min di lettura

I cervi del Parco per la scuola

Ven, 25/02/2022 - 10:37
Pubblicato in:

Bormio, 25 febbraio 2022

 

La popolazione di cervi del settore lombardo del Parco Nazionale dello Stelvio viene monitorata dalla ricomparsa della specie nell’area protetta. Il numero di cervi è cresciuto costantemente ed ha effetti sugli ambienti naturali quali la riduzione della rinnovazione forestale.

Ecco perché ne è necessario il controllo quantitativo (il selecontrollo, in termine tecnico), cioè il prelievo annuale di circa duecento capi all’anno basato su accurati criteri scientifici frutto degli studi in corso da molti anni.

I capi prelevati grazie alla collaborazione di personale appositamente formato restano a disposizione del Parco. Solitamente le carni vengono messe in vendita, ma possono essere destinate ad altri impieghi.

È quanto avverrà mercoledì 3 marzo 2022, quando uno dei capi ottenuti tramite selecontrollo verrà messo a disposizione del Polo di Formazione Professionale Valtellina per una lezione didattico-formativa rivolta, prioritariamente, agli studenti dei Corsi professionali per cuochi e camerieri, ma utile anche agli stessi docenti delle materie teoriche e pratiche del settore ristorazione. Gli studenti della sede di Vallesana, a Sondalo, potranno apprendere, grazie alla presenza di qualificate professionalità, importanti nozioni nella lavorazione della spoglia, nelle metodologie di conservazione e nella preparazione delle carni di selvaggina.

Nella giornata, realizzata anche in collaborazione dell'ATS-Montagna che garantirà la presenza di competenze professionali del Dipartimento Veterinario e del Dipartimento di Igiene Prevenzione, il personale del Parco presenterà agli studenti e ai docenti i contenuti del Progetto Cervo.

La giornata avrà quindi anche un carattere divulgativo circa il ruolo e le funzioni del Parco permettendo agli studenti di comprendere come la conservazione del patrimonio faunistico di un’area protetta richieda conoscenze scientifiche di alto livello e, in alcuni casi, la necessità di interventi diretti di gestione.

 

Massimo Favaron

Ufficio Didattico Direzione Parco dello Stelvio