Quando il fallimento diventa forza: Michele Battelli racconta il suo Everest
Sondrio, 7 novembre 2025 – Grande partecipazione ieri sera a Confindustria Sondrio per il nuovo appuntamento di Valtellina Innovators di Sondrio Domani, che ha visto protagonista Michele Battelli, Direttore Tecnico di Technogym e appassionato alpinista, con un racconto intenso e coinvolgente sul valore del fallimento come occasione di crescita.
Nel corso della serata, introdotta da Fabrizio Capobianco, partner di The Liquid Factory e promotore dell’iniziativa, Battelli ha condiviso le esperienze vissute durante le sue spedizioni in alta quota — dal Kilimangiaro all’Aconcagua, dall’Elbrus alla Carstensz Pyramid, fino alle due spedizioni sull’Everest nel 2014 e nel 2015 — che lo hanno portato a riflettere sul significato di resilienza, leadership e innovazione.
Una parte centrale del racconto è stata dedicata alla missione per Google Street View quando Michele lavorava a Google in Silicon Valley, con l’obiettivo di documentare i percorsi e i campi base dell’Himalaya attraverso immagini panoramiche a 360 gradi.
Durante la spedizione del 2014, la squadra fu costretta a interrompere l’ascesa dopo una valanga che causò la morte di 16 sherpa nella Khumbu Icefall. L’anno successivo, nel 2015, Battelli tornò sull’Everest con lo stesso team, deciso a completare la missione. Ma il 25 aprile, un devastante terremoto di magnitudo 7.8 colpì il Nepal, generando una valanga che travolse il campo base, causando centinaia di vittime. Tra queste, anche Dan Fredinburg, ingegnere di Google e grande amico di Michele, che perse la vita nell’impatto.
Con grande lucidità e rispetto, Battelli ha raccontato come quell’esperienza estrema abbia cambiato per sempre il suo modo di vedere la vita, il lavoro e la gestione dell’incertezza.
“Puoi preparare tutto, pianificare ogni dettaglio, ma la montagna avrà sempre l’ultima parola. Quello che conta è ciò che impari quando le cose non vanno come previsto.”
Attraverso immagini e riflessioni profonde, Battelli ha mostrato come anche i momenti più dolorosi possano trasformarsi in lezioni di coraggio e consapevolezza, applicabili tanto in montagna quanto nel mondo dell’impresa e della tecnologia.
L’incontro ha registrato il tutto esaurito, con un pubblico partecipe e toccato da un racconto che intreccia spirito d’avventura, tecnologia e umanità. Durante la sessione finale di domande e risposte, si è discusso di come le esperienze vissute in condizioni estreme possano ispirare nuovi approcci alla leadership, alla collaborazione e all’innovazione.
Valtellina Innovators prosegue così la propria missione di portare in Valtellina esperienze e storie capaci di ispirare una nuova cultura dell’innovazione, del coraggio e del cambiamento.
The Liquid Factory – Ufficio Stampa
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