A Daniela

Cara Dani,
a qualche settimana dal tuo saluto definitivo ci sembra ancora impossibile non averti al nostro fianco nella preparazione del Bollettino Storico o nelle altre occasioni in cui ci capitava di collaborare.
La tua presenza, discreta e mai sopra le righe, la tua competenza culturale, la tua innata sete di ricerca ti rendevano una figura di riferimento per tanti di noi, bisognosi di una consulenza di latino, di una revisione testuale o anche solo desiderosi di attuare qualche progetto dentro quella scuola che tu tanto amavi. Ogni volta che parlavi dei tuoi studenti si percepiva tutto l’amore per la tua professione e l’accortezza che avevi verso i giovani nell’avvicinarli alla storia locale.
Nella tua ultima lettera hai scritto che “…l’educazione è più una questione di cuore che di contenuti”; ebbene, in mezzo alla folla strabocchevole, commossa e addolorata, che ti ha reso l’estremo saluto c’erano decine e decine dei tuoi ragazzi; con le lacrime agli occhi ma grati di ciò che hai insegnato e lasciato loro negli anni più difficili e formativi, su quei banchi di scuola che troppo spesso sanno di stantio e che invece tu sapevi ravvivare con la tua autorevolezza e la tua dolcezza.
E grati lo siamo anche noi, che abbiamo potuto beneficiare della tua amicizia.
Hai saputo gettare luci di conoscenza per illuminare il nostro passato, e hai costruito ponti per unire persone diverse nell’amore della cultura, con quel garbo che era la tua cifra inconfondibile ed era al tempo stesso anche la tua forza: quante cose si ottengono meglio con la gentilezza!
Scherzavamo spesso insieme per la tua scarsa confidenza con la tecnologia e per i pasticci che combinavi con cellulare o col PC: quante mail perse, quanti documenti scomparsi nei meandri del tuo computer! Ma anche questa tua debolezza si trasformava in un punto di forza, perché ci consentiva inevitabilmente di ricorrere al rapporto personale, meno celere di una mail ma molto, molto più gratificante.
Cara Dani, non abbiamo potuto invece aiutarti a superare l’insormontabile prova che questa vita ti ha posto di fronte; sei volata via, ma le pagine scritte che ci hai regalato parleranno ancora di te.
E infine, la lettera con cui ci hai salutato tutti quanti e che don David ha letto dopo l’omelia, è stata un ulteriore dono che ci hai voluto fare: una fonte a cui attingere per guardare più consapevolmente alla vita, provando a soffermarsi davvero su ciò che conta.
Grazie Dani
- Anna -
In foto: Daniela seduta accanto al famoso linguista Francesco Sabatini durante il convegno di cardiologia svoltosi a Bormio nel 2017, insieme ad alcune colleghe di ricerche del Cssav
- 218 viste