Il premio Svizzero di Letteratura Fabiano Alborghetti a Morbegno

1
min di lettura

Il premio Svizzero di Letteratura Fabiano Alborghetti a Morbegno

Lun, 04/04/2022 - 19:03
Pubblicato in:


Il premio Svizzero di Letteratura Fabiano Alborghetti presenta a Morbegno la sua nuova raccolta (prima tappa italiana di una lunga tournée). Fabiano Alborghetti è stato insignito del Premio Svizzero di Letteratura e dopo il successo di Maiser (Marcos y Marcos, 2017) propone una raccolta di poesie inconsueta e affascinante. Verrà presentata alla Nuova Libreria Albo di Morbegno il 22 aprile 2022 alle ore 18:30.

L’autore italo-svizzero, tradotto in una decina di lingue, promotore cultura e presidente della Casa della Letteratura per la Svizzera italiana, pubblica un lavoro completamente diverso da tutte le precedenti pubblicazioni. Lascia infatti l’abituale narrazione in poesia di ampio respiro a favore di una dimensione sintetica, frammentaria ma restando fedele alla sua vena civile profonda. In questa nuova raccolta amplifica mondi diversi, mescolando per la prima volta la critica sociale alla dimensione intima e personale, pur senza indulgere a sentimentalismi o compiacimenti retorici.

Alborghetti, noto per l’approccio da “inviato sul campo” di stampo quasi giornalistico (più volte infiltrato per raccogliere storie), si conferma il poeta più impegnato della sua generazione Nei sei capitoli del volume si dispiegano metriche diverse, che trasportano il lettore in altrettanti mondi. Si attraversano i vissuti laceranti seppure dolci della prima ondata di pandemia; l’esperienza sensoriale del taglio e della lavorazione del legno come metafora della violenza; la cruda realisticità della “Sezione” dedicata al lavoro; le dieci intense composizioni sullo Sciopero nazionale svizzero del 1918. E, ancora, la multiforme personalità di uno Spartaco ribelle di diverse epoche e metafora dell’uomo comune; l’impietosa critica verso la società che tutto consuma e spettacolarizza nei versi sugli “Amanti di Valdaro”; l’intimità urgente e attenta di Intuitu personae, breve narrazione in versi dedicata alla scomparsa del padre, e quella drammatica e insieme leggera di Complicanze e altre forme, in cui l’autore si misura con la propria fragilità fisica e il tema della cura di sé e dell’altro. Un filo rosso attraversa e unisce l’intero libro: il tema della paura e dell’incertezza, scomposto e ricomposto con certosina delicatezza.

«La realtà di questi Corpuscoli è multiforme – spiega Alborghetti -, fatta di franamenti, frizioni, conflitti della storia umana. A ricucire i brandelli, lo spiraglio di un punto di domanda. I Corpuscoli sono sollecitazioni termiche e sensoriali che emergono: istanti, respiro, forse una traccia». Le prime dodici poesie, così come l’ultima “resistente” composizione, si chiudono con un punto interrogativo: dalla solitudine si torna alla relazione, dall’osservazione lontana si ritrova l’obbligo commovente dello scambio umano. «Per prendersi cura – dice l’autore -, guardare al futuro consapevoli di essere comunità».

La prima presentazione ufficiale è avvenuta in un museo della Confederazione svizzera, il Museo Vincenzo Vela, in uno spettacolo-recital per il quale ha fatto comporre una apposita colonna sonora. Il calendario delle presentazioni vedrà Fabiano Alborghetti in un lunghissimo tour a cavallo tra Italia e Svizzera e che culminerà con uno
spettacolo al CERN. La prima data italiana lo vede a Morbegno, alla Nuova Libreria Albo, il 22 aprile 2022 alle ore 18:30 in dialogo con la poeta e promotrice culturale morbegnese Silvia Monti.


Ufficio Stampa Svizzera
Kora Pedrazzini

Ufficio Stampa Italia
Sara Agostinelli 

Tags