L’AIUTO DALLA MAGNIFICA TERRA ALLA NON-VIOLENZA E ALLA PREVENZIONE

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L’AIUTO DALLA MAGNIFICA TERRA ALLA NON-VIOLENZA E ALLA PREVENZIONE

Ven, 13/10/2017 - 20:57
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Le Run For presentano i loro progetti di aiuto in occasione delle serate Ottobre-in-Rosa

Ci sono realtà associative piccolissime, minuscole, quasi sconosciute ai più…eppure hanno la capacità di generare contatti, di aprire porte, di lasciare solchi profondi, di cambiare il corso di una vita. Accade con “Tua e le Altre”, l’associazione della Bassa Valle che le Run For hanno “adottato” e alla quale verranno destinati i fondi raccolti dalle “ragazze in rosa” nel biennio 2017-2018.
Giovedì sera 12 ottobre 2017 alla sala congressi di Bormio Terme, si sono presentate nel contesto del week end dedicato alla prevenzione (“Ottobre in Rosa”), che le Run For organizzano ogni anno in collaborazione con l’Ats della Montagna. E proprio la d.ssa Cecconami, direttore sanitario dell’ATS della Montagna, ha aperto la serata richiamando tutti sull’importanza del benessere della persona, un benessere inteso a 360 gradi, in cui ciascuno può fare la propria parte. Il mese “Ottobre in Rosa” vuole lanciare uno sguardo sulla prevenzione e ragionare in termini di “rete”, per fare in modo che le informazioni giungano ovunque con la stessa forza ed efficacia. Dispiace, ad esempio, che tra tutti i paesi di Valtellina e Alto Lario (l’ambito territoriale dell’ATS della Montagna) aderenti ad “Ottobre in Rosa” solo Bormio non abbia avuto qualche edificio o monumento illuminato di rosa: il “filo rosa” che l’ATS ha voluto creare in questo mese di eventi dovrebbe servire a far riflettere le persone sul perché di queste iniziative per attivare in loro le buone pratiche sul benessere (un dato solo fornito dalla d.ssa Cecconami: il 41% dei tumori al seno colpisce le donne al di sotto i 50 anni, che sono proprio quelle “escluse” dalle campagne di screening).

Anche l’associazione “Tua e le Altre”, si occupa di prevenzione e di benessere delle persone, seppure in un ambito molto particolare: gli operatori del Centro di Ardenno, infatti, svolgono un lavoro fondamentale in favore delle donne vittime di violenza, le accolgono, le sostengono nel percorso di riappropriazione di sé stesse e dal 2009 hanno potuto aiutare più di 400 donne ad affrontare la loro difficile situazione. Di queste, almeno 300 sono transitate anche attraverso la struttura residenziale.

Il Centro, nato nel 2009 dalla caparbietà di poche persone, si basa tutto sul volontariato e alle donne che vengono ospitate non viene richiesto nessun pagamento; per questo motivo c’è bisogno di tutto l’aiuto possibile per far funzionare la struttura, che in questi anni è diventata un riferimento importantissimo per tutta la Valle. Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, le donne accolte nel Centro sono quasi tutte valtellinesi e quindi la struttura rappresenta un presidio per tutto il territorio. Ci si può rivolgere al Centro senza alcuna remora perché non ha obbligo di denuncia e garantisce anonimato e segretezza: gli operatori condividono la sofferenza e soprattutto offrono un percorso di accompagnamento per non far sentire sole le donne che si rivolgono a loro, anche se ogni decisione finale spetta sempre alle assistite. È importante, soprattutto, lavorare sulla consapevolezza, per fare sì che le donne possano avere la forza di reagire alle situazioni di maltrattamento.

Il Centro di Ardenno è strutturato in tre diverse fasi: il centralino, da cui parte tutto, la residenza (15 posti in appartamentini con ampi spazi di condivisione) e la fase progettuale vera e propria, per i casi più problematici. Tutte le persone che ruotano attorno alla struttura sono volontari, dagli psicologi a chi fa le pulizie, e ciascuno offre il suo tempo libero in completa autonomia. L’associazione, inoltre, è la referente in provincia di Sonrio per il Tavolo Permanente che si sta occupando di elaborare le linee guida nei casi di maltrattamento.

Le Run For hanno creduto nella missione di questi volontari e li aiuteranno per il prossimo biennio, sia con i fondi ottenuti durante le manifestazioni, sia con raccolte vestiti o quanto altro. Riteniamo che “Tua e le Altre” debba continuare a svolgere la sua attività, che tanto aiuto ha dato anche alle donne dell’Alta Valle.

Parallelamente a questa collaborazione con Beatrice e Anna – le responsabili di “Tua e le Altre” – le Run For si stanno impegnando anche nelle scuole con il progetto “Porcospino” nato nel 2013 e portato avanti dall’associazione Specchio Magico, che ha in Marika Alessi la referente per l’Alta Valle: si tratta di un programma che coinvolge le classi quarte di tutti i plessi scolastici per promuovere l’educazione affettiva ed emotiva, per aiutare i ragazzi ad equipaggiarli di capacità e competenze emozionali, per migliorare la loro autostima.

Qualunque sia l’ambito di collaborazione, è importante lavorare – partendo dai bambini  – sul pensiero critico e sulla formazione di una propria autodeterminazione: solo in questo modo si potranno creare persone forti, responsabili e soprattutto serene.

“Chi ha imparato a trattare bene il suo corpo potrà trattare bene anche te e gli altri “

Anna