LA VALMALENCO NEL FUTURO: RACCONTI VIRTUALI, PUNTI DI INTERESSE E ITINERARI PER PORTARE I LUOGHI ALLE PERSONE
Il sapere popolare che rivive attraverso la digitalizzazione, la tecnologia al servizio di una più consapevole
e immersiva fruizione del territorio: con "Locus in fabula", la Valmalenco proietta il suo passato e il suo
presente nel futuro. Promosso da tre imprese creative, Condivisa, Objectweb e StudioBase2, sostenuto
dai cinque Comuni della Valmalenco, con il coordinamento dell'Ecomuseo della Valmalenco, il progetto
ha ottenuto un contributo da Regione Lombardia sul bando "Innovacultura". È un innovativo sistema
digitale e virtuale di comunicazione del territorio, che trasforma ogni luogo in racconto e ogni passo in
una scoperta. Un progetto collettivo, di comunità, che unisce l'intera valle. La presentazione si è svolta ieri
mattina a Sondrio, nella Sala Valsecchi della sede del Bim, a Palazzo Guicciardi, alla presenza dei sindaci di
Lanzada, Marco Negrini, e di Caspoggio, Arif Negrini, di Valentina Colombo, per Condivisa, Fabio
Flematti, per Objectweb, Samuele Vacchi, per StudioBase2, oltre alla responsabile del Servizio Cultura e
Sociale dell'Unione dei Comuni Lombarda della Valmalenco, coordinatrice dell'Ecomuseo, Fabrizia
Gambetta, con i componenti del Comitato scientifico.
I due sindaci sono intervenuti in rappresentanza dei cinque Comuni della Valmalenco, uniti
nell'Ecomuseo, che hanno condiviso e sostenuto il progetto. «Dietro a questo progetto c'è il lavoro di
tante persone e c'è il coinvolgimento diretto delle nostre comunità - ha detto il sindaco di Lanzada Marco
Negrini -: è un modo nuovo di comunicare e di vivere la Valmalenco. La fruizione del territorio passa
anche attraverso nuovi strumenti e questo progetto ne ha colto appieno l'opportunità». «"Locus in fabula"
è frutto di un lavoro di squadra - ha aggiunto il sindaco di Caspoggio Arif Negrini -, è stato avviato dalle
Amministrazioni precedenti e confermato dalle nuove. Emergono impegno, capacità e cuore ad
accomunare chi ha collaborato». Per far emergere la portata del progetto, il sindaco di Caspoggio ha
raccontato dell'emozione e della gioia di una signora di 99 anni, Elda Negrini, che, indossando un visore,
è entrata virtualmente nella chiesa di Caspoggio che non vedeva da anni.
Come ha spiegato Valentina Colombo di Condivisa, si è partiti dal coinvolgimento delle persone, con
incontri con alunni e anziani e un questionario on line promosso attraverso i social media, a comporre una
mappa di comunità. Sono stati gli abitanti della valle a segnalare i punti di interesse, naturalistici, culturali,
etnografici, noti e non noti, in seguito inseriti in un database e strutturati in percorsi tematici definiti con
l'Ecomuseo. Il portale realizzato rappresenta una porta di accesso alla valle, in un racconto stratificato del
territorio: ogni punto di interesse offre una breve descrizione, un compendio fotografico e documenti che
il visitatore può fruire per approfondire. Il database è centralizzato ma flessibile e le informazioni
contenute assumono forme diverse, a seconda dei canali e degli strumenti utilizzati, ad esempio il portale
dell’Ecomuseo e i visori e in prospettiva potrà essere collegata anche l’app "Valmalenco Nice Guide".
Il sistema ideato, che consente di replicare le informazioni e di aggiornarle, è stato pensato per essere
continuamente implementato con l'inserimento di nuove informazioni, punti di interesse aggiuntivi e
itinerari. Il primo passaggio, ha spiegato Fabio Flematti di Objectweb, è stato quello di radunare e
centralizzare informazioni presenti ma sparse un po' ovunque, su siti web di enti pubblici o di privati,
creando un archivio digitale a disposizione di tutti, che ingloba il patrimonio materiale e immateriale. Il
funzionamento dei visori è stato illustrato da Samuele Vacchi di StudioBase2: si interfacciano con il
database e funzionano anche in assenza di rete. Chi li utilizza viene teletrasportato nei punti di interesse
individuati, con un narratore-guida che li descrive: si vola a 100 metri di altezza sopra la Valmalenco. Per
rendere l'esperienza indimenticabile, sono stati realizzati contenuti specifici, con video a 360 gradi che
permettono una visione completa: ci si trova al centro della scena e si può guardare da ogni parte.
L'utilizzo dei visori, disponibili presso il Museo mineralogico di Lanzada e nelle biblioteche di Chiesa in
Valmalenco, Caspoggio e Lanzada, consente di anticipare l'esperienza, ad esempio per scegliere gli
itinerari da percorrere, o di viverla senza andare sul posto per coloro i quali non ne hanno la possibilità.
"Locus in fabula - Cultura, innovazione e territori da raccontare" declina una nuova modalità di conoscere
e di vivere il territorio, che si rivolge a residenti e turisti, in grado di portare i luoghi alle persone, creando
un collegamento emotivo.
- Emanuela Zecca -
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