CIBO, CULTURA E TURISMO NELLE AREE MONTANE: VENERDÌ 19 DICEMBRE A CHIURO IL SEMINARIO DELL’UNIVERSITÀ DI BERGAMO

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CIBO, CULTURA E TURISMO NELLE AREE MONTANE: VENERDÌ 19 DICEMBRE A CHIURO IL SEMINARIO DELL’UNIVERSITÀ DI BERGAMO

Lun, 15/12/2025 - 16:36
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Ricerca, dati e prospettive al centro dell’incontro promosso dal Polo territoriale della Valtellina dell’Ateneo orobico

Chiuro, 15 dicembre 2025 – La Valtellina ospita un’importante giornata di studi dedicata a turismo, cultura e valorizzazione dei territori montani. Venerdì 19 dicembre 2025, all’Auditorium Comunale “Valtellinesi nel mondo” di Chiuro (SO), si terrà il seminario “Paesaggi del cibo per un turismo culturale e creativo nelle aree montane”, promosso dal Polo della Valtellina dell’Università degli studi di Bergamo e dalla divisione Cultura e Territorio dell’agenzia PG&W nell’ambito dei progetti Ruràbilis e Crocus – Cross-Border Cultural and Creative Tourism in Rural and Remote Areas.

RURÀBILIS E CROCUS: DUE PROGETTI AL SERVIZIO DELLE COMUNITÀ MONTANE

Ruràbilis, dell’Associazione La Tavola di Mecenate ETS, è un progetto che punta a valorizzare i territori rurali, interni e montani generando modelli di sviluppo integrato che uniscano produzioni tipiche, rigenerazione territoriale e innovazione.

Crocus, sviluppato nell’ambito del programma Horizon Europe dall’Università con il coordinamento scientifico della prof.ssa Roberta Garibaldi, indaga invece nuove forme di turismo culturale e creativo nelle aree rurali. L’ateneo bergamasco approfondisce in particolare il ruolo del turismo caseario nell’area transfrontaliera Sondrio-Grigioni.

PAESAGGI DEL CIBO: I NUOVI DRIVER DEL TURISMO CULTURALE

La mattinata si aprirà con gli interventi dei docenti UniBg Roberta Garibaldi, Federica Burini e Stefano Lucarelli, che approfondiranno: accessibilità dei paesaggi del cibo, sostenibilità delle produzioni, digitalizzazione della promozione turistica, reti culturali europee e città creative.

In questa occasione verranno presentati i risultati del Rapporto sul Turismo Enogastronomico Italiano 2025, curato da Garibaldi, che conferma la crescita record dell’attrattività internazionale dell’enogastronomia italiana. Tra i dati più significativi: il 55% dei turisti tedeschi e svizzeri/austriaci e il 54% degli statunitensi identifica l’Italia prima di tutto con cibo e vino; l’intenzione di visita nei prossimi tre anni raggiunge l’81% tra svizzeri e austriaci. Numeri che rendono la Valtellina un laboratorio di riferimento grazie alla sua identità agroalimentare, ai terrazzamenti vitati, alle malghe, ai borghi e alle tradizioni agricola e artigiana.

VALTELLINA VERSO MILANO-CORTINA 2026

Uno spazio sarà dedicato anche alle prospettive turistiche del territorio, con gli interventi di Valtellina Taste of Emotion, partner dei Giochi Olimpici Invernali Milano-Cortina 2026, impegnato nello sviluppo di attività ed esperienze per il grande evento.

UNA TAVOLA ROTONDA PER LE FILIERE AGROALIMENTARI

La giornata proseguirà con una tavola rotonda che coinvolgerà consorzi e operatori delle principali filiere della Valtellina, chiamati a confrontarsi su competitività, narrazioni condivise e strategie di sviluppo per le comunità montane.

PRESENZE ISTITUZIONALI E ACCADEMICHE

Parteciperanno all’evento Elisabetta Bani, Prorettrice con Delega alla valorizzazione delle conoscenze e ai rapporti con il territorio dell’Università degli studi di Bergamo, Tiziano Maffezzini, Sindaco di Chiuro e Presidente di UNCEM Lombardia, Loretta Credaro, Presidente della Camera di Commercio di Sondrio, e Marco Campanari, Presidente di Confindustria Lecco e Sondrio.

L’iniziativa è patrocinata dal Comune di Chiuro, dalla Provincia di Sondrio e da Itervitis – Itinerario culturale del Consiglio d’Europa, con il supporto del main sponsor Banca Popolare di Sondrio – Gruppo Bper e la collaborazione dell’Associazione Italiana Turismo Enogastronomico, La Tavola di Mecenate ETS, UNCEM Lombardia e Valtellina Taste of Emotion.

La direzione scientifica è affidata a Roberta Garibaldi, con il supporto di un comitato composto da studiosi dell’Università degli studi di Bergamo.

Ufficio stampa Università degli studi di Bergamo
Claudia Rota

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