33° ALTA VALTELLINA TROPHY: DI SCENA A BORMIO LO SHORT TRACK INTERNAZIONALE

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33° ALTA VALTELLINA TROPHY: DI SCENA A BORMIO LO SHORT TRACK INTERNAZIONALE

Lun, 01/12/2025 - 21:21
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Grande impegno organizzativo per la Bormio Ghiaccio nell'evento che porta in paese oltre 400 ospiti

il 33° Alta Valtellina Trophy fa il pienone di atleti e di anno in anno conferma la sua fama di trofeo di altissimo livello, non solo per la qualità tecnica che hanno dimostrato i partecipanti, ma anche per l’eccellente organizzazione che ruota intorno a questo grande evento.

Circa 350 atleti gli atleti e almeno un centinaio fra accompagnatori e tecnici; sul rink del Palaghiaccio si sono potuti esibire alcuni fra i migliori interpreti di questa affascinante specialità, in cui l’Italia può vantare una ricchissima messe di allori – tra l’altro, spesso guadagnati da atleti cresciuti proprio nella Bormio Ghiaccio –.

«Il nome dell’Alta Valtellina Trophy è ormai diventato un marchio di garanzia – racconta il presidente della Bormio Ghiaccio – e moltissime società partecipano alla manifestazione perché sanno di trovare tutti i servizi necessari, oltreché un ghiaccio preparato ottimamente, e possono testare la preparazione dei propri atleti in un contesto davvero competitivo. Per i nostri ragazzi, l’AVT rappresenta un’occasione unica per acquisire consapevolezza di quello che è il mondo del pattinaggio di velocità; per quattro giorni si trovano a vivere immersi in un’atmosfera internazionale e possono constatare con i propri occhi le capacità tecniche dei vari atleti. Questi confronti dovrebbero costituire lo stimolo per loro a impegnarsi al meglio».

21 nazioni partecipanti, tra cui anche la compagine extraeuropea del Kazakistan, per questa edizione scintillante che ha visto il nuovo record nei 500 metri femminili siglato dalla senior Nicole Botter Gomez. Da segnalare per la Bormio Ghiaccio il primo posto per lo junior C Mattia Bracchi, capace di imporsi sui forti ungheresi e olandesi con un oro sui 1500 e un argento sui 1000 metri.

Come sempre, l’impegno organizzativo è stato massimo: “«Se pensiamo che si sono corse circa 400 batterie, possiamo capire quale sforzo abbia richiesto il tutto, cui va aggiunto anche il contributo fondamentale dei servizi di cucina e bar. A tutti questi collaboratori va il nostro incondizionato ringraziamento».

Tra le varie premiazioni, si sono distinte quelle legate al Memorial Armando Trabucchi e al Memorial  Sisto Emilio Massimo; il primo è andato ai giovani Gyorgy Mira (Ungheria) e Ante Ilicic (Croazia), mentre il secondo è stato vinto dalla Società TFR Ungheria.

- Anna - 

Foto Emanuela Porta

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