«UN ATTO BRUTALE, VILE E INACCETTABILE» IL PD DI SONDRIO CONDANNA LA BRUTALE AGGRESSIONE DI LUNEDÌ SERA E A FRATELLI D’ITALIA E LEGA CHE GOVERNANO DAPPERTUTTO CHIEDE NON PROPAGANDA MA PREVENZIONE, RISORSE E PRESIDI SUL TERRITORIO.
Sondrio 8 ottobre 2025
Il Partito democratico di Sondrio condanna con fermezza la brutale aggressione compiuta da un richiedente asilo di 24 anni originario del Mali ai danni di una donna di 44 anni.
«Di fronte a un fatto così grave, la prima parola deve essere di ferma condanna per un gesto vile e inaccettabile – dichiara il segretario provinciale, Michele Iannotti – oltre che di vicinanza alla vittima e di ringraziamento alle forze dell’ordine per l’immediato intervento che ha permesso di individuare il responsabile. Ma subito dopo condanna e solidarietà, servono serietà e responsabilità, non demagogia».
Iannotti stigmatizza le dichiarazioni dei responsabili provinciali di Lega e Fratelli d’Italia, partiti che anziché affrontare con responsabilità il tema della sicurezza, che richiede risorse, prevenzione e presenza dello Stato preferiscono alimentare un clima di odio e di paura.
«Fratelli d’Italia e Lega – ricorda Iannotti - governano il Comune di Sondrio, la Regione Lombardia e il Governo nazionale e non possono scaricare sugli altri le colpe di un fallimento che è tutto politico e amministrativo. Chi ha in mano tutti i livelli di governo non può limitarsi a fare comunicati pieni di paura e propaganda, ma deve rispondere ai cittadini con fatti e investimenti concreti. La verità è che l’insicurezza cresce mentre il Governo taglia, la Regione riduce i fondi ai Comuni e i sindaci vengono lasciati soli».
Ciò che è accaduto a Sondrio secondo il Pd merita, pur senza alimentare un clima di allarmismo, una profonda riflessione da parte di tutte le istituzioni deputate a garantire la sicurezza. «Serve un’analisi seria e condivisa su come prevenire episodi di simile gravità, rafforzando la presenza dello Stato, i presidi territoriali e la rete di prevenzione sociale, educativa e sanitaria» insiste il segretario che aggiunge: «Da alcuni rappresentanti del Governo si sente parlare di “tolleranza zero”, ma tolleranza zero dovremmo averla verso chi pratica i tagli alle forze dell’ordine, la chiusura dei presidi di sicurezza e l’abbandono dei territori di montagna». Come la riapertura del presidio della Polizia ferroviaria di Sondrio, promesso da anni da Lega e Fratelli d’Italia, ma mai attuato. «Possibile che chi governa il Ministero dell’Interno non riesca a garantire un presidio di sicurezza nella città capoluogo?».
Il Partito democratico, anziché propaganda, chiede che le forze di governo mettano in campo un impegno vero e coordinato per costruire una politica integrata che parli di conoscenza e controllo del territorio, di rafforzamento dei presidi di sicurezza, sociali, educativi e culturali, accanto a politiche abitative, di inclusione e integrazione, di partecipazione, rigenerazione urbana e contrasto alla criminalità. «È solo dall’integrazione di tutte queste componenti e da una collaborazione reale tra enti locali e autorità preposte all’ordine pubblico che può nascere una risposta davvero efficace a tutela della protezione sociale, della legalità e della sicurezza – aggiunge il segretario dem -. Non accettiamo che Sondrio e la provincia siano ridotte a terreno di scontro ideologico da chi governa e fa finta di stare all’opposizione.
La sicurezza non si conquista con gli slogan, ma con la presenza dello Stato, la prevenzione, la formazione e il sostegno ai territori.
Il Governo e la Regione smettano di fare propaganda e facciano il loro dovere.
La provincia di Sondrio merita città e paesi sicuri».
- La segreteria organizzativa -
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