SICUREZZA DELLE DIGHE: il Partito Democratico della provincia di Sondrio esprime soddisfazione per la decisione di Enel Green Power e lavorerà affinché si passi dalla sospensione alla decisione definitiva di ripristino del presidio tradizionale
Sondrio, 13 giugno 2025
Il Partito Democratico della provincia di Sondrio accoglie con soddisfazione la decisione di Enel Green Power di sospendere, a partire dal 30 giugno, l’attuazione del presidio in singola per le dighe di Trona (SO), Sardegnana (BG) e Venerocolo (BS), con l’obiettivo di avviare una nuova fase di confronto con i territori interessati, i lavoratori, le rappresentanze sindacali e le istituzioni.
«La scelta di Enel Green Power di promuovere un’ulteriore fase di approfondimento e di dialogo sul sistema delle guardianie – dichiara Michele Iannotti, segretario provinciale del PD di Sondrio – rappresenta una buona notizia che accogliamo con soddisfazione. Garantire la sicurezza e valorizzare le professionalità coinvolte è una priorità che riguarda non solo la gestione delle infrastrutture strategiche, ma anche il presidio delle nostre comunità.»
Il segretario Iannotti ringrazia in particolare l’on. Vinicio Peluffo, capogruppo del PD in Commissione Attività produttive della Camera, per aver sollevato la questione in Parlamento attraverso un’interrogazione mirata che ha contribuito a riportare l’attenzione sul tema.
«Il merito di questo risultato è anche di chi, come l’on. Peluffo, ha dato voce alle preoccupazioni dei territori e dei lavoratori. È la dimostrazione – conclude Iannotti – che il lavoro di squadra tra livello locale e nazionale può portare a soluzioni concrete, fondate sul dialogo e sul buon senso.»
Il Partito Democratico continuerà a seguire con attenzione gli sviluppi e a sostenere ogni percorso che, nel rispetto della sicurezza e del lavoro, valorizzi la presenza delle aziende nei territori montani. «L’obiettivo ora deve essere quello di trasformare questa sospensione in una decisione definitiva – conclude Iannotti –: il PD lavorerà in ogni sede affinché venga pienamente ripristinato il presidio tradizionale, considerato essenziale non solo per la sicurezza degli impianti, ma anche per garantire occupazione qualificata e una presenza stabile e attiva nei territori montani, elemento fondamentale per contrastare lo spopolamento e mantenere vive le comunità locali».
- La segreteria organizzativa -
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