SANITÀ DI MONTAGNA: LE PROBLEMATICHE DELLE VALLATE ALPINE

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SANITÀ DI MONTAGNA: LE PROBLEMATICHE DELLE VALLATE ALPINE

Gio, 10/09/2020 - 21:23
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Il Comitato in difesa della sanità di montagna incontra alcuni sindaci delle valli bergamasche

10 settembre 2020

Il dr Giuliano Pradella e l’avv. Ezio Trabucchi, in qualità di membri del Comitato a difesa della sanità di montagna, hanno incontrato a Sondrio mercoledì 9 settembre 2020 alcuni sindaci delle valli bergamasche, accompagnati dai loro tecnici, per condividere le varie problematiche riguardanti le zone alpine. I temi sanitari, in particolare, sono stati al centro della discussione, con evidente riferimento ai piani di intervento previsti dalla Regione Lombardia (con l’avallo di buona parte di enti e amministratori) e a quello che Pradella definisce ormai da mesi “un depauperamento della sanità pubblica di montagna, soprattutto ospedaliera“.

I sindaci delle vallate bergamasche si sono mostrati molto interessati all’azione di protesta che il Comitato e i cittadini stanno portando avanti da mesi e – conferma il dr. Pradella, “ci hanno chiesto un contributo per quanto riguarda le esperienze che noi stiamo maturando con la vicenda del Morelli“. Il che significa una possibile convergenza per fare in modo che la protesta sia più efficace e venga allargata al di là di ogni confine, se è vero che le popolazioni di montagna ~ e segnatamente quelle più isolate – sono accomunate da uno status piuttosto simile quanto alle difficoltà della vita quotidiana. Anche in val Brembana, infatti, il presidio ospedaliero di riferimento (il S. Giovanni Bianco) è interessato da una di mobilitazione spontanea che chiede il ripristino di servizi e che ha trovato nei sindaci di Olmo al Brembo e di S. Pellegrino Terme i loro interlocutori.

“I procedimenti in essere – conclude Pradella – si stanno riflettendo negativamente sulla gente di montagna: questo non potrà che creare unità d’intenti e una visione d’insieme fra territori che vivono gli stessi problemi. In questa lunga lunga discussione con i rappresentanti della bergamasca abbiamo analizzato vari problemi  ci siamo lasciati con l’intenzione di percorrere una strada comune per arrivare a quei risultati che la nostra gente pretende“.

 

Anna