Rifugi in Rosa 2025: un bilancio positivo per le tappe valtellinesi

Si è conclusa la prima edizione valtellinese di “Rifugi in Rosa”, l’iniziativa promossa da ATS della Montagna e coordinata da Assorifugi Lombardia per sensibilizzare su salute, prevenzione e benessere attraverso esperienze di incontro nei rifugi alpini.
Il percorso, che si è svolto nel corso dell’estate, ha visto grande partecipazione e apprezzamento da parte di cittadini, turisti e appassionati di montagna. Le tappe hanno toccato alcuni dei luoghi più suggestivi della provincia di Sondrio:
- Rifugio Grande Camerini, con inaugurazione della mostra fotografica in località Chiareggio – Valmalenco (12 luglio)
- Rifugio Campo – Val Zebrù (18 luglio)
- Rifugio Trona Soliva – Gerola (19 e 20 luglio)
- Rifugio Branca e Rifugio Forni – Valfurva (4 agosto)
- Rifugio Zoia – Campo Moro (8 agosto).
Attraverso incontri, momenti di confronto e attività di sensibilizzazione, “Rifugi in Rosa” ha offerto l’occasione per riflettere sull’importanza della prevenzione e delle buone pratiche quotidiane, valorizzando allo stesso tempo la montagna come luogo di salute, socialità e cultura.
Il primo appuntamento in Valmalenco ha inoltre concesso la possibilità ai partecipanti di verificare la propria posizione rispetto agli screening oncologici promossi in Lombardia, grazie alla presenza degli operatori di ATS Montagna.
La rassegna ha visto poi anche la partecipazione di personalità di rilievo, come la campionessa di sci alpinismo Giulia Compagnoni, atleta originaria della Valfurva, che ha entusiasmato i presenti con il racconto della sua esperienza di atleta in grado di coniugare l’amore per la montagna con una carriera agonistica di alto livello.
«Le iniziative di Rifugi in Rosa realizzate in collaborazione con ATS Montagna hanno rappresentato un percorso importante di sensibilizzazione. Al centro vi è stata la prevenzione e la promozione della salute, aspetti fondamentali per vivere meglio, in armonia con sé stessi, con gli altri e con l’ambiente unico della montagna. La montagna non è solo un luogo da vivere, ma anche una palestra di vita: qui si intrecciano fatica, resilienza, solidarietà e consapevolezza. L’adesione e la partecipazione ci conferma che c’è davvero voglia di fermarsi a parlare di salute, prevenzione e buone pratiche quotidiane. Come Rifugi di Lombardia crediamo che la montagna possa essere uno spazio privilegiato per attivare circuiti virtuosi non solo fisici, ma anche mentali e psicologici. Per questo siamo orgogliosi di aver contribuito a diffondere un messaggio che unisce salute, benessere e cultura della montagna.» Michele Bariselli, Presidente Assorifugi Lombardia.
ATS della Montagna esprime soddisfazione per la riuscita delle giornate. Si chiude quindi un’edizione di successo che lascia un segno positivo e rafforza la collaborazione tra istituzioni sanitarie, rifugi e comunità locali. Un ringraziamento va a tutti i partecipanti, ad Assorifugi, al Parco Nazionale dello Stelvio, al CAI Valfurva, a tutti i volontari, agli operatori di ATS della Montagna e, chiaramente, ai rifugisti che hanno accettato di buon grado e con generosità di prendere parte al progetto Rifugi in Rosa.
E di prevenzione in rosa, ma non solo, si parlerà tanto anche a ottobre!
- Ufficio Stampa ATS Montagna -
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