“200 STELVIO”, PRONTA LA FESTA PER IL BICENTENARIO DEL VALICO PIÙ ALTO DELLE ALPI

Tra i festeggiamenti ufficiali per i 200 anni della Strada e del Passo Stelvio c’è anche l’evento ASI con auto, moto e biciclette storiche in programma dal 4 al 6 luglio con i patrocini del Ministero dei Trasporti, della FIVA (la Federazione Mondiale del Motorismo Storico) e della Rai Radiotelevisione Italiana. Organizzato in collaborazione con Club Federati ASI “Valtellina Veteran Car” e “Veteran Car Team Bolzano” e con Stelvio Classic, “200 Stelvio” è anche il primo evento motoristico in Italia “carbon neutral”, ovvero con bilancio di emissioni di CO2 pari a zero grazie ad azioni combinate come l’uso di bio-benzina e operazioni certificate di riforestazione.
Il programma della manifestazione prevede attività su entrambi i versanti dello Stelvio. Venerdì 4 luglio i partecipanti su auto, moto e bici storiche si ritroveranno a Bormio e a Glorenza per l’accoglienza e la presentazione dei mezzi al pubblico (rispettivamente in piazza Cavour e in piazza del Festival). Sabato 5 luglio, alle ore 9.30, avverrà la partenza dal piazzale delle Funivie di Bormio e dall’Hotel Bella Vista di Trafoi; i due cortei, quindi, faranno capolino sul Passo dello Stelvio dopo aver percorso la strada chiusa al traffico. Sono attese oltre 130 auto storiche, una ventina di moto e altrettante biciclette (in onore delle imprese sportive durante le tappe del Giro d’Italia che affrontano lo Stelvio dal 1953).
IL RITORNO DELLA “FRECCIA D’ARGENTO”
Da segnalare la partecipazione del dipartimento Audi Tradition di Ingolstadt con vetture degli anni ’10, ’20 e ’30 come la Audi C14 protagonista della corsa “Alpenfahrt” nel 1913, la mitica Auto Union Tipo C a 16 cilindri del 1935 (la “freccia d’argento” nei Grand Prix dell’epoca), o la Wanderer W25 “Stromlinie” del 1938. Direttamente dall’Inghilterra, invece, sono in arrivo tre Frazer Nash TT Replica del 1932 e una Super Sports del 1938 che si affiancheranno ad altre coeve “supercar” come la Bugatti 57, l’Alfa Romeo 1750 GS del 1930, la Mercedes-Benz SSK del 1930 e la Maserati 8CM del 1934. Al seguito della carovana anche la Fiat 1500 del 1966 della Rai, protagonista delle più entusiasmanti radiocronache ciclistiche, che tornerà a scalare lo Stelvio dopo tanti anni.
LA VIA PIÙ ALTA D’EUROPA E IL PASSO PIÙ ALTO DELLE ALPI
Quella realizzata allo Stelvio è un’opera ingegneristica conosciuta e ammirata a livello internazionale, inaugurata ufficialmente il 6 luglio 1825 ponendosi subito come la via più alta d’Europa e come il passo più alto delle Alpi (2.758 metri). I lavori vennero avviati nel 1820 seguendo il progetto dell’ingegner Carlo Donegani di Brescia, che si sviluppava sui versanti lombardo e tirolese. Da Bormio a Trafoi si contano in tutto 88 tornanti e 7 gallerie: una bella impresa di ingegneria civile che ben presto iniziò a stuzzicare la fantasia dei primi ardimentosi automobilisti di fine ‘800. Risale al 1898, infatti, la prima “Alpenfahrt” da Trafoi a Cortina organizzata dall’Automobile Club Austriaco.
Tutto nacque in occasione del Congresso di Vienna nel 1815. Il Cancelliere Conte Klemens Metternich diede vita al “Regno Lombardo-Veneto”, una regione amministrativa dell’Impero austriaco. Gli Asburgo cercarono di consolidare la loro base di potere e influenza creando un collegamento tra i territori austriaci e questa nuova regione. Così, nel 1818, un decreto imperiale dell'Imperatore Austriaco Franz I stabilì la costruzione di una nuova strada attraverso le Alpi Retiche in virtù di ragioni strategiche e militari.
Nel 1819 venne presentato il progetto, la cui realizzazione venne affidata all’impresa di Pietro Poli e Antonio Talacchini. I lavori sul versante sud (Bormio) iniziarono nel giugno 1820; quelli sul versante nord (Prato allo Stelvio e Trafoi) vennero avviati nel maggio 1823. La nuova via di comunicazione nasceva come strada militare e valico commerciale per collegare Austria e Italia e ben presto diede il via a scambi turistico-culturali per portare merci e persone sul passo più alto delle Alpi.
CON ASI NET ZERO CLASSIC IL MOTORISMO STORICO DIVENTA “CARBON NEUTRAL”
Proteggere il futuro del Pianeta e quello del motorismo storico allo stesso tempo, neutralizzando il bilancio di carbonio in maniera scientifica e trasparente, è l’obiettivo che ASI persegue con il progetto ASI Net Zero Classic. Tutti i veicoli storici al via di “200 Stelvio” sono alimentati con bio-carburante e, in aggiunta, ASI contribuisce con altri progetti sostenibili certificati: rimboschimento, progetti REDD+ per preservare ecosistemi, progetti di efficientamento energetico di alto impatto sociale ed economico, ripristino di torbiere, creazione di opportunità per comunità locali o progetti di preservazione delle mangrovie o delle praterie oceaniche di posidonie o fanerogame per il fissaggio del “carbonio blu”.
La bio-benzina utilizzata è prodotta dalla Coryton Advanced Fuels, che per comporre le catene di idrocarburi utilizza carbonio di origine non fossile. È carbonio già assorbito dall’atmosfera ad opera delle piante nella loro sintesi clorofilliana e in questo modo è possibile alleggerire il bilancio di carbonio in atmosfera di percentuali che arrivano al 65% nell’intero ciclo di vita del carburante stesso.
Una piattaforma tecnologica all’avanguardia consente di calcolare con precisione la quantità di CO2 emessa da ciascun veicolo storico (per marca, modello, a volte anche anno di produzione) per ogni chilometro percorso: chi organizza una manifestazione può quindi calcolare il proprio impatto, sommando le emissioni di anidride carbonica di ciascun veicolo iscritto e moltiplicandolo per i chilometri del percorso. Una volta calcolato il totale, è possibile contribuire volontariamente in quota equivalente con altri progetti sostenibili.
L’efficacia di tali progetti è valutata da BeZero Carbon Rating e certificata secondo gli standard internazionali di verifica più rigorosi, come VERRA o GOLD. Il contributo volontario destinato a tali progetti è commisurato al totale delle emissioni che si vogliono controbilanciare e viene rappresentato dal numero di “crediti di carbonio” da acquistare, a fronte del quale viene emesso un certificato corrispondente ad ogni tonnellata di CO2 assorbita.
Per “200 Stelvio”, ASI ha deciso di sostenere concretamente tre progetti certificati ad alto rating (Brasile, Indonesia e India) che si rivolgono a tutti e tre gli aspetti della sostenibilità: ambientale, economico e sociale. Il sostegno concreto di ASI a tali progetti certificati consente in questa occasione l’assorbimento (Brasile) o il risparmio (Indonesia e India) di oltre dieci tonnellate di gas clima-alteranti, in particolare anidride carbonica.
Luca Gastaldi
Ufficio Stampa ASI
Automotoclub Storico Italiano
- 77 viste