VALTELLINA SMART LAND: INNOVAZIONE, SOSTENIBILITÀ E COESIONE SOCIALE PER RENDERE ATTRATTIVE LE AREE MONTANE

Un nuovo rinascimento per la montagna che poggi sulle basi dell'innovazione, della sostenibilità e della coesione territoriale, un movimento creativo per ripensare il futuro che ci attende, per i ragazzi di oggi e per le generazioni future. Acqua, energia, ambiente, agricoltura, mobilità e transizione culturale sono i temi al centro del progetto Smart Land Connections 2025, nato sotto l'egida del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, che nel suo viaggio lungo la penisola giovedì e venerdì scorsi, per iniziativa della Comunità Montana Valtellina di Sondrio, ha toccato il capoluogo con Valtellina Smart Land 2025. Due giornate, ospitate nella sede di APF Valtellina, dense di confronti tra amministratori pubblici, tecnici, esperti e stakeholder: lo sviluppo territoriale declinato partendo dalla comunità per incontrare la CER Valtellina, l'integrazione dei servizi a favore di cittadini e imprese, l'innovazione tecnologica e i servizi di pubblica utilità, lo spopolamento e le azioni di rigenerazione e valorizzazione dei territori. Voci autorevoli che hanno illustrato esperienze, progetti e ambizioni: processi e principi da esportare affinché diventino patrimonio comune.
Nella giornata inaugurale, con gli interventi di Simone Del Marco, assessore ai Lavori pubblici del Comune di Sondrio, del presidente della Comunità Montana Valtellina di Sondrio e presidente di Uncem Lombardia Tiziano Maffezzini, del presidente della Provincia Davide Menegola, del sindaco di Le Village by Crédit Agricole Elena Plos e di Lucia Giordano del Mimit, Casa del Made in Italy di Milano, il confronto ha messo in luce l'importanza del ruolo attivo degli abitanti nello sviluppo delle aree montane. Il moderatore Emanuele Martinelli, Ceo di Energia Media, promotore dell'evento, è partito dallo status quo: le aree metropolitane si stanno popolando, i piccoli centri si svuotano. Nell'ottica dello sviluppo, le CER, Comunità Energetiche Rinnovabili, sono riconosciute quali strumenti chiave per la rigenerazione territoriale, l'autonomia energetica e la coesione sociale. L'esempio è quello della CER Valtellina della Comunità Montana di Sondrio, presieduta da Roberto Fara: un percorso di sostenibilità utile a rafforzare il senso di comunità. I servizi e la loro integrazione sono stati al centro dei lavori del pomeriggio: è emersa la volontà di migliorare l'accesso ai servizi essenziali, sanità, mobilità, istruzione, digitale, attraverso strategie coordinate tra enti e territori. Con un obiettivo condiviso: favorire la competitività economica e la qualità della vita. Rimanere attrattivi per i residenti, invogliando i giovani a restare oppure a tornare dopo lo studio o esperienze lavorative fuori provincia, diventare attrattivi per chi è alla ricerca di ritmi più lenti, di una migliore conciliazione tra lavoro, famiglia e vita privata, ed è pronto a lasciare la città per stabilirsi in montagna.
Temi che sono stati ulteriormente sviluppati nella seconda e ultima giornata, venerdì 23 maggio, che ha visto, tra gli altri, la presenza di Marcello Capra del Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza energetica, del direttore generale di Secam Andrea Portolani, del presidente di Arera Stefano Besseghini. Al centro del dibattito l'innovazione, la tecnologia e i servizi pubblici a misura di montagna. Per contrastare lo spopolamento e la mancanza di opportunità servono azioni concrete di rigenerazione e valorizzazione dei territori. Costruire un modello di sviluppo alpino fondato su ascolto, collaborazione e visione è l'auspicio e al tempo stesso l'impegno del messaggio che ha chiuso la due giorni.
«È stato un momento di confronto importante - è il commento del presidente Maffezzini -, poiché abbiamo compreso il ruolo delle nostre comunità, dalle quali dobbiamo partire per creare sviluppo e innovazione. Dobbiamo fare in modo che le comunità crescano con il digitale, che colgano tutte le opportunità connesse in termini di servizi, ad esempio per la sanità con la telemedicina, e di lavoro, con lo smart working. Il digitale è lo strumento per rigenerare il nostro tessuto sociale e per favorire la crescita tutti, dalle istituzioni al mondo imprenditoriale, devono cooperare nella costruzione di un nuovo percorso di grande apertura, ma anche di fiducia verso il futuro».
Valtellina Smart Land è un progetto Smart Land Italia Connections, con il patrocinio del Mimit, realizzato in collaborazione con le Case del Made in Italy Mimit Coordinamento Confservizi Nord Italia, Cursa, Enea, Fonservizi, Utilitalia.
- Emanuela Zecca -
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