SAGRA DEL PERSIGHIN: CHE NUMERI!

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SAGRA DEL PERSIGHIN: CHE NUMERI!

Lun, 21/08/2017 - 20:12
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La 23^ edizione della sagra ogolina si conferma un appuntamento gradito e apprezzato

lunedì 21 Agosto, 2017

Grandi numeri alla Sagra del Persighin di Oga del 20 agosto 2017: quest’anno si sono toccati quasi 900 piatti sfornati dalla cucina “volante” allestita in piazza della chiesa. Piace, evidentemente, la “ricetta” allestita dalla Gioventù di Oga e dai numerosi volontari per rendere la Sagra un evento originale in grado di soddisfare i gusti di tutti. In primis, il menù incentrato sul prelibato fungo persighin (o giallino, uregin, gallinaccio, comunque lo si voglia chiamare): gnocchi di pane con funghi in umido e polenta con lonza emincé, oltre a formaggio, pane e vino compreso nel prezzo davvero alla portata di tutte le tasche…70 chili di funghi, la maggior parte dei quali raccolti personalmente dagli organizzatori proprio in previsione della Sagra, cucinati dalle mani sapienti dei cuochi ed esauriti nel giro di un paio d’ore! La fastidiosa attesa in coda, che per qualcuno si è prolungata per una mezz’oretta (inevitabile con questa affluenza di persone), è stata ampiamente ripagata da un vassoio ricco e abbondante. Oltre al momento conviviale, poi, la gente ha potuto apprezzare le proposte pensate per diversificare la giornata: anzitutto la novità di questa 23^ edizione, ossia il servizio navetta gratuito offerto dalla Pro Loco Valdisotto verso la località Forte di Oga, che ha raccolto l’adesione di circa 70 persone suddivise fra le varie corse pomeridiane (un’ottima idea per suggerire la visita al Forte Venini o una passeggiata nella torbiera della Riserva Naturale). L’azienda agricola Al Taulà di Filippo Forini – come ormai è tradizione da qualche anno – ha aperto le porte per mostrare la lavorazione dei suoi prodotti e la mungitura delle mucche, per offrire degustazioni e far visitare cantine e latteria; oltretutto i bambini hanno potuto ammirare un piccolo vitellino, nato la notte stessa. Nei dintorni della via Roma si sono disposte le bancarelle di prodotti e lavorazioni artigianali, con esibizioni di lavoro improvvisate per i passanti (ad esempio lo scultore Marco Peloni, affaccendato a intagliare il legno di una delle sue creazioni). In piazza della chiesa quattro volontarie hanno intrattenuto i più piccini con laboratori creativi (Emanuela Santelli, Valentina Demonti, Simona Gasperi, Marina Illini), mentre la famiglia Maiolani-Rocca si è occupata di tenere viva la memoria storica di Oga al “bait de Moleta”, la storica dimora dei nonni Severino e Ines, che ha affascinato i visitatori grazie alla stua del 1556 (una tra le più antiche e meglio conservate di tutta l’Alta Valle) e alla custodia di tutti i manufatti di un mondo contadino ormai scomparso. Il mix di cultura, passatempi, gastronomia si rivela, insomma, quello giusto per far sì che sia i residenti, sia i turisti possano godere appieno di tutte le attrattive che il nostro comprensorio sa offrire.

Anna

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