Storia e tradizioni

TRADIZIONI CHE SOPRAVVIVONO: “AL MARZARÖL DE ÒGA, FESTA DI PRIMAVERA”

Una magnifica eredità culturale che tuttora viene trasmessa con cura da ogolino a ogolino. Questa è la tradizione del “marzaröl” che si celebra nel piccolo paese ai primi tre giorni di marzo, è il modo con cui gli ogolini festeggiano la primavera e – per l’occasione – fanno un po’ di baldoria, non dissimilmente da altri riti sparsi in tutte le vallate alpine (anche vicino a noi). La piccolezza e la ristrettezza di una frazione, però, fanno sì che certe usanze persistano e si tramandino pervicacemente, quasi come un simbolo di identità locale.

FRAMMENTI DI STORIA – ALLE ORIGINI DELLA ZONA EXTRADOGANALE

La tendenza a ritenere che i privilegi fiscali di Livigno nascano in epoca recente, con il riconoscimento della zona extradonagale, è quanto di più sbagliato ci possa essere. Lo afferma decisamente Ilario Silvestri in un articolo risalente al 2000, il cui l’incipit è già chiarificatore: l’origine dei privilegi fiscali di Livigno “è da cercare in tempi assai remoti, verosimilmente in epoca romana”.

L’È FORA GENEIRON… HA PORTATO LA NEVE!

Fortunatamente – accanto alle feste di importazione straniera che si sviluppano uguali da un capo all’altro dell’Italia – restano vive le tradizioni locali che danno sicuramente ai paesi un’impronta unica e inimitabile. Una di queste è “L’è fora geneiron”, usanza secolare e popolare legata al ciclo delle stagioni. Fino a pochi decenni or sono l’economia si basava sull’agricoltura e la pastorizia e attorno a queste ruotavano le attività umane e si organizzava la vita familiare e sociale.

LA FESTIVITÀ DI S. LUCIA IN ALTA VALLE

In gran parte dell’Alta Valle e in molte zone nordiche il 13 dicembre si festeggia Santa Lucia, la martire siracusana che nella simbologia è venerata come protettrice della vista, anche se il suo supplizio non ebbe nulla a che vedere con gli occhi: S. Lucia, infatti, venne dapprima condannata al postribolo, quindi sottoposta a diversi tormenti ed infine decapitata. Questa identificazione con gli occhi si deve – quasi certamente – con la comune radice etimologica tra il nome proprio Lucia (da lux, lucis = luce) e il sostantivo “luce”, che per i cristiani va intesa come “luce spirituale”.