SVINCOLO DELLA SASSELLA, IL PARTITO DEMOCRATICO INTERROGA IL GOVERNO. «OPERA NECESSARIA, MA NON CON QUESTO PROGETTO. SI ASCOLTI LA SOPRINTENDENZA E SI EVITINO SPRECHI»
Sabato 6 ottobre 2025
«Siamo per la realizzazione dello svincolo della Sassella, perché opera davvero necessaria alla viabilità della Valtellina. Ma non con questo progetto. È indispensabile ascoltare la Soprintendenza e rivedere il tracciato». Con un’interrogazione parlamentare il Partito democratico torna sul progetto dell’opera inserita nel piano delle infrastrutture olimpiche Milano–Cortina 2026.
È firmato dalla segretaria regionale dem, l’onorevole Silvia Roggiani, il documento presentato d’intesa con il Pd della provincia di Sondrio per chiedere chiarimenti ai ministri della Cultura e delle Infrastrutture e Trasporti sulla recente decisione del Commissario straordinario che al termine della Conferenza dei servizi ha approvato il progetto definitivo dello svincolo nonostante il parere negativo della Soprintendenza.
L’interrogazione chiede di verificare la conformità della procedura alle norme del Codice dei beni culturali e del paesaggio (d.lgs. 42/2004) e di chiarire i limiti dei poteri dei commissari straordinari, per garantire che non siano compresse le competenze delle autorità preposte alla tutela paesaggistica.
«Lo svincolo della Sassella è un’infrastruttura strategica per la viabilità della Valtellina, lo sappiamo bene - dichiara Roggiani -, ma non si può pensare di realizzarlo forzando le regole e ignorando un parere tecnico vincolante in materia di paesaggio. Chiediamo al Governo di garantire il pieno rispetto delle competenze della Soprintendenza e di valutare, se necessario, un ricorso al giudice amministrativo. Le opere olimpiche devono essere un’opportunità, non un precedente pericoloso che scardina le tutele ambientali e paesaggistiche».
«Partiamo da un punto fermo che non è mai stato messo in dubbio - ricorda Michele Iannotti, segretario provinciale del Pd di Sondrio -: lo svincolo della Sassella è un’infrastruttura necessaria. Punto. La questione non è il se, ma il come: non con questo progetto, osteggiato persino dalla Soprintendenza. C’è stato tutto il tempo per progettare e realizzare un intervento condiviso e davvero funzionale, mentre ci troviamo a quattro mesi dalle Olimpiadi, quando l’intervento doveva già essere completato, a prendere atto che la realizzazione slitterà a dopo i Giochi. Abbiamo perso tempo inseguendo una proposta fortemente impattante dal punto di vista paesaggistico e per nulla funzionale».
«Alla luce del parere negativo espresso dalla Soprintendenza - insiste Roggiani - è fondamentale che il ministero della Cultura intervenga con la massima tempestività. Serve un chiarimento sui limiti dei poteri commissariali: la tutela del paesaggio, sancita dall’articolo 9 della Costituzione, non può essere sacrificata per recuperare il tempo perso nella fase di definizione e progettazione dell’intervento».
«Il Pd ha più volte chiesto, con spirito costruttivo, di rivedere l’intervento proponendo soluzioni sostenibili - aggiunge Iannotti -, ma Regione Lombardia, Anas e Comune di Sondrio hanno preferito andare avanti, nonostante per ben due volte la Soprintendenza abbia chiesto una revisione del progetto. Oggi i tempi per farlo ci sono: occorre un progetto capace di integrarsi nel paesaggio e di non sprecare risorse economiche. Quando parliamo dello svincolo della Sassella dobbiamo considerare l’intero sistema viabilistico dell’area di Sondrio e Castione Andevenno: senza intervenire anche sulla rotatoria a poche centinaia di metri più a ovest, nel comune di Castione Andevenno, si rischia semplicemente di spostare il problema anziché risolverlo. Oggi si corre per realizzare un intervento che arriverà comunque fuori tempo massimo, bypassando o interpretando a proprio modo pareri e vincoli fissati dalla legge: è una corsa che rischia di minare le regole di tutela che devono restare ferme per tutti».
In conclusione Roggiani e Iannotti rimarcano: «Siamo per la realizzazione dello svincolo della Sassella, ma non così. È indispensabile ascoltare la Soprintendenza e rivedere il tracciato per realizzare un intervento funzionale, integrato nel paesaggio e rispettoso dell’utilizzo delle risorse pubbliche».
La segreteria organizzativa
Federazione della Provincia di Sondrio
- 6 viste