ROBERT ANTONIOLI E L’ITALIA LEADER MONDIALI NELLO SCIALPINISMO

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ROBERT ANTONIOLI E L’ITALIA LEADER MONDIALI NELLO SCIALPINISMO

Sab, 06/04/2019 - 12:56
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Una stagione straordinaria di successi per ogni categoria

Uno straordinario Robert Antonioli chiude la stagione 2018/2019 alzando esultante al cielo la Coppa del mondo, insiema a quella della specialità Individual conquistata con l’ultima fatica a Madonna di Campiglio. Sotto un cielo plumbeo e nebbioso la carovana della nazionale italiana si è dispiegata sulle piste di gara e – nonostante le difficili condizioni del manto nevoso – si è messa al collo una serie di medaglie sia nelle categorie senior sia in quelle junior, a dimostrazione dello stato di grazia attraversato attualmente dagli azzurri e dell’ottimo lavoro che i tecnici (tra cui il nostro “Toio”) stanno portando avanti.

Neve marcia, nella giornata di domenica 7 aprile. Robert ha già matematicamente vinto la Coppa del Mondo, ma punta anche a quella di specialità: dopo essersi lasciato sfuggire la Sprint Race nella gara di mercoledì 3 aprile, con un arrivo al traguardo che ha avuto un po’ il sapore della beffa, è partito carico al massimo sin dall’inizio. Al passaggio in fondo alla discesa dello Spinale era secondo dietro a Michele Boscacci, eterno amico-rivale; ma già al secondo passaggio era scivolato in quarta posizione, con un Matteo Edayllin in gran spolvero e uno stratosferico Davide Magnini (impressionante la serie di vittorie del giovane atleta, sospinto forse dall’aria di casa sua). In grande sofferenza Nicolò Canclini a causa dell’asma, ma eroico nello spingere sino in fondo e sino alla fine del percorso.

Nella centralissima piazza Sissi gli organizzatori hanno predisposto l’arrivo degli atleti, scesi dallo Spinale e giunti di corsa dopo una passerella di circa 500 mt, non lunghissima ma estremamente impegnativa dopo una gara che – soprattutto in discesa – ha lasciato il segno nelle gambe di molti. Non troppi spettatori, in verità, a fare da corona all’arrivo di questi grandissimi campioni: un peccato, perchè solo guardandoli giungere sul traguardo, sfiniti e stremati, ci si rende conto del sacrificio, dell’impegno, dello sforzo che ci hanno messo correndo su e giù per le montagne. E solo vedendo il loro sorriso, non appena si sono ripresi, si può intuire la loro felicità per aver compiuto l’ennesima impresa (che non è necessariamente una medaglia, ma aver portato a termine la gara).

Per fortuna ci ha pensato un gruppo di “furicci” a riscaldare l’atmosfera: l’arrivo di Robert, giunto 4° al traguardo, ha scatenato i campanacci e il tricolore ha sventolato orgogliosamente, mentre Maio distribuiva l’immancabile salamét con il Prosecco della vittoria. Una grande emozione per tutti noi, e in particolare per Robert, che ha potuto godere di due tifosi davvero speciali: il papà e persino la sua dolce metà Sara.

La Coppa del Mondo per l’Italia, e soprattutto per la Valtellina, si è chiusa nel migliore dei modi: il suggello migliore per questi atleti e per tutto il movimento sarebbe ora quello di fare in modo che lo scialpinismo diventi una disciplina olimpica e che le soddisfazioni che è in grado di regalarci possano raggiungere veramente “l’Olimpo”.

 

Anna

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