FRAMMENTI DI STORIA – I MISTERI DEL “KUERC”
La storia del Kuerc è, per certi aspetti, ancora un enigma, a partire dalla sua costruzione, mai documentata finora. Sappiamo per certo che esisteva già nel 1387, menzionato come Copertum Novum. Infatti in quel periodo a Bormio esistevano due Coperti: uno era detto Coperto di sotto o vecchio e l’altro Coperto di sopra o nuovo. L’uno era realizzato a portici con colonne e sovrastato da un loggiato, con al piano terreno la Cantina comunale e altri locali in cui si beveva il vino; l’altro era collocato più nella parte superiore, vi si tenevano le adunanze e si pronunciavano le sentenze nella stagione estiva, confinava con la piazza e il cimitero e a sera (nord) vi era posta la berlina. Qui sotto, inoltre, nel 1497 i revisori dei conti del comune erano tenuti, nel giorno di sabato, a rendere pubblici i contratti stipulati con il medico, il farmacista, il maestro di scuola, e quelli per la locazione dei Bagni e della taverna maggiore. Mentre il Coperto inferiore perse pian piano la sua importanza, quello centrale nella piazza diventò invece uno dei simboli di Bormio, anche perché ben si prestava a ogni tipo di utilizzo: esposizione per i Pasquali, luogo di affissione delle sentenze, luogo preposto al ricevimento degli ambasciatori stranieri, ufficio per la conta dei quadrupedi requisiti in guerra, agenzia di viaggio e fermata delle Messaggerie, senza dimenticare la funzione prettamente sociale e protettiva che prestava alla popolazione. A metà Novecento il Kuerc rischiò seriamente l’abbattimento: laddove nemmeno le catastrofi naturali erano riuscite, sembrò arrivarci la stoltezza umana. Fortunatamente si creò un movimento di protesta che si propagò a tutta la Valtellina e consentì la sopravvivenza di uno dei più caratteristici manufatti dell’Alta Valle.
Anna
S. ZAZZI, Il Kuèrc’ di Bormio: origini e vicende di una singolare architettura, Bollettino n. 6/2003
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