CACCIATORI IN AZIONE CON SCI E CARABINE
Uno spettacolo inusuale è vedere i cacciatori che si danno battaglia l’un l’altro a suon di “schioppettate”, non per abbattere qualche bell’esemplare di ungulato, bensì per centrare i 5 bersagli di un Poligono! Questo è il Biathlon del Cacciatore, che sulla pista Viola di Valdidentro ha radunato nella sua nona edizione, quasi un centinaio di partecipanti per una giornata in cui si sono imbracciate le carabine dello Sci Club Valdidentro (che ha collaborato per l’attrezzatura e la logistica) e si sono indossati gli sci stretti al posto dei soliti scarponi. La manifestazione, organizzata dall’Unione Sportiva Bormiese che da anni segue le pratiche di Segreteria del Comitato Caccia Alta Valtellina, è un appuntamento rodato e molto apprezzato anche da fuori provincia: quest’anno si sono presentati cacciatori dalle valli trentine (dalla Val di Sole e dalla Val Rendena) e tanti cacciatori bergamaschi, provenienti sia dalla Val Brembana, sia dalla Val Seriana ed in particolare dal comprensorio di Gromo Valgoglio.
Presenti cacciatori di ognuno dei 4 settori di cui il Comitato Caccia Alta Valtellina è composto: Storile, San Colombano, Viola e Valle dello Spoel. Giovani e “diversamente giovani” hanno tutti affrontato i 3 giri del tracciato di un chilometro, disegnato nell’area dello ski stadium del fondo e i 2 poligoni di tiro, dapprima sdraiati e poi in piedi con appoggio su palo e con partenze scaglionate ogni 40 secondi. Sulla linea di partenza anche tre gentili signore, che senza troppe cerimonie – gambe in spalla e grilletto pronto – hanno dato filo da torcere ai colleghi uomini; tra questi ultimi anche il campione del mondo di scialpinismo Robert Antonioli, un cacciatore “vecchio stampo”, amante della natura, dei boschi e dell’arte venatoria come era tradizione dei nostri nonni. E proprio Antonioli non ha tradito la sua fama, facendo segnare il secondo miglior tempo sugli sci alle spalle dell’ex giovane fondista Pietro Sosio.
La vittoria assoluta è però andata a Roberto Vitalini, uno degli storici allenatori del settore biathlon dello Sci Club Alta Valtellina, che rispetto ai giovani ha fatto valere una miglior precisione al tiro, sommando al buon tempo fatto segnare sugli sci, una sola penalità da un minuto a causa del suo unico bersaglio mancato nella sessione di tiro in piedi.
Spazio anche alla goliardia, con alcuni simpatici cacciatori rivestiti di pelle o in abbigliamento tradizionale, con i vecchi pantaloni di panno bormino e gli sci di legno. Al termine delle gare tutta la ciurma dei cacciatori si è riunita per banchettare davanti a un bel piatto di pizzoccheri e un calice di vino: premiazioni, ringraziamenti e un arrivederci alla prossima occasione.
maiolanna
Foto: Fausto Compagnoni
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