432° Cenacolo Artom a Milano: i pizzoccheri protagonisti verso Milano Cortina 2026
Un aroma di burro fuso, aglio e Valtellina Casera Dop ha accolto gli ospiti del 432° Cenacolo Artom, l’incontro ideato dieci anni fa da Arturo Artom per mettere attorno a un tavolo istituzioni, figure culturali e imprenditori. Questa “Special Edition” ha avuto come protagonista l’Accademia del Pizzocchero di Teglio, che ha portato a Milano la tradizione autentica del celebre piatto valtellinese.
Ospitato negli spazi di ON House Milano, il Cenacolo ha ospitato una discussione dedicata a Milano Cortina 2026, con il CEO della Fondazione, Andrea Varnier, che ha raccontato agli ospiti lo spirito olimpico e le sfide dell’evento in arrivo.
Tra gli ospiti prefetti, amministratori e figure della cultura
All’evento hanno partecipato i Prefetti di Milano e Sondrio, la sindaca di Bormio Silvia Cavazzi, il presidente dell’Accademia del Pizzocchero Flavio Bottoni, il direttore del Piccolo Teatro Lanfranco Li Cauli, la presidente di AMAL Daniela Iavarone, il dermatologo Antonino Di Pietro e l’editore Ernesto Mauri.
La serata ha anche celebrato il compleanno della giornalista Rai Daniela Cuzzolin Oberosler, Cavaliere al Merito della Repubblica, accolta con un lungo applauso.
I pizzoccheri si candidano alle Olimpiadi
L’Accademia del Pizzocchero di Teglio, fondata nel 2002 per tutelare la ricetta IGP, ha proposto una dimostrazione dal vivo delle “scarellatrici”, custodi del taglio manuale dell’impasto di grano saraceno e farina bianca, una gestualità che racconta secoli di vita alpina.
«Vogliamo far conoscere il nostro piatto e portarlo in tournée come un’orchestra porta la grande musica nel mondo», ha spiegato Flavio Bottoni.
Dopo una tappa al Parlamento Europeo di Strasburgo, l’Accademia punta ora a rendere i pizzoccheri il piatto simbolo delle tavole olimpiche.
Varnier: “Un gusto che parla di resilienza”
Nel suo intervento, Varnier ha sottolineato il legame tra le qualità dei pizzoccheri e i valori dello sport:
«È un gusto che richiama fatica, resilienza, forza e determinazione. Condividerlo con gli atleti significa raccontare l’anima della montagna».
Concetto ribadito dalla sindaca di Bormio Silvia Cavazzi, che ha evidenziato come cucina, territorio e sport rappresentino un collegamento naturale verso Milano Cortina 2026.
Arturo Artom: “Il Cenacolo unisce mondi diversi”
Arturo Artom ha definito l’edizione un “matrimonio” tra un piatto popolare valtellinese e la vetrina sportiva internazionale più prestigiosa:
«In dieci anni il Cenacolo ha creato connessioni tra persone che altrimenti non si sarebbero incontrate. Oggi celebriamo un simbolo della Valtellina dialogando con l’energia delle Olimpiadi».
Tradizione e futuro: Milano si lascia conquistare
Tra riflessioni sul futuro della città, spirito olimpico e cultura gastronomica, il 432° Cenacolo Artom ha confermato il suo ruolo di spazio privilegiato per il confronto. Questa volta, però, al centro non c’era solo il dibattito, ma un piatto capace di raccontare secoli di storia: i pizzoccheri, da Teglio a Milano, pronti a conquistare le tavole dei Giochi 2026.
Lorenzo Cisani
Foto di Flavio Oberosler
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