"ABITARE": PROGETTI DI ACCOMPAGNAMENTO VERSO LA VITA ADULTA

“Fare rete” è la chiave per superare le incognite e le difficoltà che il futuro ci riserva. Lo sanno bene le famiglie e gli operatori che hanno a che fare con la disabilità, un tema già di per sé complesso, ma che diventa particolarmente problematico quando viene a mancare il supporto genitoriale e familiare. E su questa prospettiva, si è ragionato a Bormio giovedì 22 maggio 2025 presso la sala congressi della Banca Popolare di Sondrio, in un seminario organizzato dalle cooperative Stella Alpina, San Michele, l’Impronta, Solares, Solco in collaborazione con l’Ufficio di Piano della Comunità Montana Alta Valtellina e alla presenza di Patrizia Nazzari, presidente dell’assemblea dei Sindaci e assessore in comune di Valdisotto.
«L’incontro di oggi è un momento importante e prezioso – introduce Maria Barbara Silvestri (Cooperativa Stella Alpina) – perché fa il punto su un’esperienza in corso ma serve anche come scambio, confronto, arricchimento personale e culturale incentrato su un progetto di vita attorno al quale tutti gli attori devono operare congiuntamente per il bene della persona».
Giovanni Pitino (Consorzio Solco di Sondrio, Cooperativa San Michele Tirano) conviene sulla necessità di fare rete, «perché l’unione di tante singole realtà che lavorano insieme crea un valore aggiunto molto superiore alle singole parti».
“Abitare” è per tutti elemento fondamentale della vita; la casa è il luogo degli affetti e della famiglia ma è anche il luogo della crescita e dell’autonomia. Per molte persone, tuttavia, l’atto dell’abitare non è così scontato e facile, a maggior ragione se si tratta di soggetti fragili che necessitano di forme di supporto o accompagnamento. Ed è proprio qui che interviene la rete, come ha ben spiegato Sara Gallo del Distretto Alta Valtellina: «Noi abbiamo una responsabilità collettiva nell’impegnarci ad accompagnare le persone più fragili verso il passaggio alla vita adulta, costruendo contesti in cui abbiano la possibilità di crescere e fare esperienze».
L’obiettivo, dunque, è quello di provare a creare percorsi di autonomia abitativa e lavorativa in favore delle persone con disabilità; un’opportunità che l’Ufficio di Piano della Comunità Montana Alta Valtellina – nell’ambito del PNRR Missione 5 – ha voluto cogliere coinvolgendo tutti i soggetti operativi in una rete di collaborazione, sulla scorta di quanto già avviato in altre realtà provinciali e lombarde.
A tale progetto, hanno aderito per il momento quattro giovani ragazze del territorio; il percorso verso una loro maggiore “adultità” è stato avviato lo scorso anno e la loro condivisione abitativa si è via via consolidata sia incrementando il numero di giorni trascorsi assieme, sia nella diminuita presenza educativa.
Questo percorso, insomma, ci insegna che anche le persone disabili possono e devono essere adulti attivi e responsabili e ciò diventa ancor più importante in funzione del loro futuro, quando familiari e genitori non ci saranno più. È necessario, quindi, intervenire oggi nell’offrire progetti di accompagnamento alla vita adulta per evitare di ridurre la disabilità a un mero accudimento.
- Anna -
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