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OGA CHIAMA A RAPPORTO TUTTI I GOLOSI!

Fra i tantissimi eventi che animano quest’estate ve n’è sicuramente uno che – per tradizione e “anzianità” – si merita un posto speciale. Stiamo parlando della Sagra del Persighin di Oga Valdisotto. Da 24 anni la piccola frazione che sovrasta la conca di Bormio rende omaggio a uno dei simboli per eccellenza dei suoi boschi, il fungo persighin, conosciuto anche con moltissimi altri nomi (giallino, cappellino, gallinaccio, galluccio, finferlo…).

A OGA SI PREPARANO LI FLAMA

I falò di Oga si riproporranno giovedì 9 agosto sulle “coste” del paese; le cataste di legna accuratamente preparate dagli ogolini verranno accese nella serata e illumineranno la notte che precede S. Lorenzo, patrono del paese martirizzato sulla graticola. Li Flama, come si chiamano nella tradizione, si innalzeranno per metri e metri verso il cielo e saranno visibili da moltissime località della vallata, creando una visione di grande effetto e – per chi avrà la possibilità di osservare da vicino queste pire fiammeggianti – procurando una sensazione di singolare turbamento.

IL FORTE DI OGA: UN GIOIELLO STORICO ANCORA DA VALORIZZARE

Secondo appuntamento per l’amministrazione comunale di Valdisotto di incontro con la cittadinanza sui progetti delle aree interne: giovedì 30 novembre 2017 a Oga, nella sala parrocchiale, si è discusso della riqualificazione del Forte di Oga, una delle realtà museali più dinamiche e sorprendenti di tutta la Valtellina (basti pensare che le presenze annuali rilevate sono circa 10.000!). Il progetto – tuttora in fase sperimentale – viene finanziato con fondi europei e in ambito regionale è stato riconosciuto e ammesso soprattutto per la sua valenza culturale.

DEGUSKI E TROFEO SAN COLOMBANO SOTTO LA NEVE, MA NON HA PERSO FASCINO

Anche quest’anno la neve ha deciso di non far mancare il suo soffice contributo alla Deguski di Valdisotto, V edizione, cosicché domenica 5 marzo 2017 tutti gli iscritti hanno effettuato il percorso sotto una “fioccata” ininterrotta, assaporando gli assaggi nelle piccole oasi di ristoro candide ed immacolate. Vin brulé e thé caldo sono state le bevande più gettonate dagli oltre 200 partecipanti, che nonostante il meteo inclemente sono partiti – ciaspole o sci ai piedi – per affrontare le sei tappe che portavano a quota 2250 sino al ristoro S. Colombano.