Congiuntura economica, secondo semestre 2025: segnali contrastanti dai settori
Dinamica positiva per artigianato e servizi, in rafforzamento rispetto alla media regionale, flessione per l'industria, commercio in recupero. I dati relativi al secondo trimestre del 2025, in provincia di Sondrio, delineano un quadro congiunturale con andamenti differenziati tra i principali settori produttivi, con un cauto ottimismo per le prospettive future. «La fotografia che emerge dall'analisi dei dati è articolata, differenziata tra i comparti – sottolinea la presidente Loretta Credaro: le dinamiche positive di alcuni si contrappongono alle problematiche evidenziate da altri. Questi indicatori ci inducono a rafforzare le nostre azioni, come sistema camerale, per accompagnare le imprese mettendo a disposizione strumenti per ridurre tempi, costi e complessità operative, in una stretta sinergia con enti locali e categorie, per trasformare i segnali positivi in crescita stabile e occupazione di qualità». A livello nazionale, i dati sono ancora incerti: dopo un rialzo del Pil nel primo trimestre (+0,3%), i principali indicatori non confermano il consolidamento della fase di recupero. L’analisi e il monitoraggio del sistema economico regionale rappresentano un ambito su cui il sistema camerale lombardo da sempre indirizza la propria azioni, con il duplice obiettivo di fornire ai decisori strumenti utili alla ideazione e alla valutazione di adeguate politiche di sviluppo e di mettere a disposizione delle imprese un canale informativo per conoscere e prevedere lo scenario economico di riferimento e per predisporre le strategie più opportune. L'attività è inserita nel progetto “Osservatori economici, congiuntura e servizi di informazione economica per il sistema camerale lombardo”, e al relativo supporto tecnico, a cui la Camera di Commercio di Sondrio ha aderito.
Industria in difficoltà: produzione in calo, scorte in aumento
La produzione industriale provinciale subisce una flessione dell’1,3%, interrompendo la fase di recupero osservata nella seconda metà del 2024. I dati segnalano una riduzione della spinta espansiva, con incrementi contenuti di fatturato (+0,8%) e ordini interni (+0,5%). Le imprese denunciano eccedenze di prodotti finiti (+9,7%) e lieve scarsità di scorte di materie prime (-3,2%). La maggioranza delle imprese registra un incremento tendenziale della produzione o la stabilità dei livelli, mentre la quota in contrazione scende al 43,8%. Sul fronte occupazionale, il saldo tra ingressi e uscite si mantiene stabile, con un ricorso alla cassa integrazione limitato: 16% delle imprese, pari all’1% del monte ore.
Artigianato in ripresa: crescono produzione e occupazione
Dopo la debolezza di inizio anno, il comparto artigiano mostra un incremento dei livelli produttivi (+0,6%), accompagnato da una crescita dell’occupazione (+0,7%), grazie a flussi in entrata superiori alle uscite. Anche se gli ordini interni tornano lievemente negativi (-0,3%), migliora il saldo delle imprese in espansione, ora al 46%, mentre calano quelle stazionarie (22%). La quota di fatturato estero torna a crescere (4,1%) e la percezione sulle scorte rimane improntata alla prudenza con prevalenza di giudizi di scarsità.
Servizi in forte crescita: +4,6% il fatturato e +7,2% l’occupazione
Il comparto dei servizi segna una decisa inversione di marcia, con una crescita tendenziale del fatturato del 4,6%, accompagnata da un aumento dei prezzi di vendita e da un deciso miglioramento dell’occupazione. Il tasso di ingresso supera il 21%, generando un saldo positivo del 7,2%. La quota di imprese con fatturato in espansione sale al 55%, mentre cala la quota di imprese stazionarie e in contrazione.
Commercio: timida ripresa ma ordini ancora deboli
Il commercio al dettaglio registra un incremento del fatturato (+0,8%) e un miglioramento dell’occupazione (+4,1%), pur permanendo una debolezza degli ordini ai fornitori (-3,4%). Il quadro resta comunque in recupero: il 61,7% delle imprese dichiara un fatturato stabile o in crescita. Rispetto alla media regionale, il fatturato provinciale ha raggiunto con ritardo il segno positivo e l'intensità della crescita è ancora contenuta.
Attese per i prossimi mesi: stabilità e cauto ottimismo
Le aspettative delle imprese per il prossimo trimestre si concentrano su uno scenario di stabilità: il 66% degli industriali prevede livelli invariati di produzione e fatturato, una percentuale che sale all’81% per la domanda interna e al 94% per quella estera. Lo stesso per artigiani e operatori dei servizi, tra i quali prevale la fiducia nella tenuta dei livelli occupazionali e della domanda, con un contenuto ottimismo su alcuni indicatori, in particolare nel terziario.
Tutti i risultati dell’indagine sono disponibili sul sito camerale:
https: www.so.camcom.it/indagine-
Ilaria Tronca
Segreteria Camera di Commercio Sondrio
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