Nella Pieve di Mazzo, prende forma un'audace iniziativa volta a preservare e trasformare il patrimonio materiale e immateriale di Lovero

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Nella Pieve di Mazzo, prende forma un'audace iniziativa volta a preservare e trasformare il patrimonio materiale e immateriale di Lovero

Lun, 15/04/2024 - 20:48
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Il Comune di Lovero si aggiunge a Valtellina Virtual il portale digitale ideato da Progetto Alfa ODV in collaborazione con Italia Nostra sezione di Sondrio e sostenuto dal Comune di Lovero, si prepara a prendere vita sabato 20 alle ore 17 e domenica 21 aprile 2024 alle ore 16:30 (con reading poetico e concerto della giovane promessa Faccia Nuvola), presso lo Spazio Cultura, offrendo un affascinante viaggio tra le tradizioni radicate, storia, cultura e riscoperta delle radici oltrepassando l'orizzonte inesplorato della digitalizzazione.
L'obiettivo del progetto è duplice: abbracciare l'evoluzione delle modalità comunicative attraverso la digitalizzazione, e al contempo, preservare l'anima immateriale di Lovero. Si tratta di un ambizioso tentativo di coniugare il tangibile passato con le prospettive digitali del futuro. La digitalizzazione non è soltanto un'impresa tecnologica, ma piuttosto un'ardua sfida a catturare l'essenza stessa di Lovero. Attraverso un viaggio immersivo nelle sue tradizioni peculiari, il progetto si pone come un ponte vivente tra epoche differenti. Questa iniziativa non solo mira a preservare il patrimonio immateriale di Lovero ma sarà anche un'esplorazione visiva e sensoriale delle tradizioni locali, offrendo un'esperienza unica e coinvolgente per la comunità e per i visitatori, unendo il passato e il futuro attraverso l'arte e la tecnologia.
La digitalizzazione diviene un mezzo non solo per conservare tradizioni tangibili, ma anche per preservare suoni e sensazioni di epoche passate. La registrazione dei suoni e rumori della natura unito alle voci delle testimonianze della gente del posto che, anche in dialetto, hanno raccontato parte delle tradizioni loverine, si trasforma in un archivio vivente, destinato a essere tramandato alle future generazioni.
Il progetto non si limita a un'inchiesta nostalgica nel passato, bensì rappresenta un'opportunità di coinvolgimento per le giovani generazioni. La digitalizzazione diviene il ponte che avvicina i giovani alla cultura, rendendo le esposizioni fruibili da tutti, compresi i portatori di handicap. L'accessibilità a queste nuove forme di trasmissione del sapere offre esperienze che superano le barriere generazionali.
Il progetto si estende oltre, affrontando la cruciale tematica della preservazione del patrimonio naturale in un'epoca di cambiamenti climatici. Immagini digitalizzate di ambienti a rischio di estinzione non solo ricordano il passato, ma sollevano interrogativi sulla capacità della digitalizzazione di supportare la conservazione della natura. Sfruttando tecnologie avanzate come i video 3D e i visori per la realtà virtuale, l'osservazione si trasforma in un'esperienza immersiva.
Questi contributi digitali non sono semplici rappresentazioni visive, ma porte verso mondi inesplorati, in grado disconnettere le persone in modi mai sperimentati prima. Il progetto si concentra anche sul dialetto locale, un tesoro spesso trascurato del patrimonio immateriale.
Non solo si documenta questo dialetto, ma si cerca di farlo rivivere attraverso l'illustrazione di specialità tipiche enogastronomiche del territorio, in particolare gli sciatin. Un viaggio linguistico che, tramite espressioni caratteristiche, apre finestre sul passato, rafforzando i legami con le radici della comunità. In un mondo sempre più globalizzato, il rischio di perdere queste preziose eredità è tangibile. La scomparsa del dialetto non rappresenta solo la perdita di parole, ma la sparizione di storie, emozioni e tradizioni tramandate attraverso le generazioni.
Il "Progetto Patrimonio Immateriale di Lovero" rappresenta un'ode d'amore alla comunità locale. Attraverso l'innovazione digitale e la conservazione delle tradizioni, si crea un dialogo unico tra il passato e il futuro. Non è solo un'opportunità di preservare, ma di celebrare l'unicità e la ricchezza del patrimonio immateriale di questa affascinante comunità.

Ufficio Stampa Progetto Alfa OdV / ItaliaNostra Sondrio