CORSO AVIS-US BORMIESE DI BLSD: SAPERE COSA FARE IN CASO DI BISOGNO

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CORSO AVIS-US BORMIESE DI BLSD: SAPERE COSA FARE IN CASO DI BISOGNO

Lun, 16/12/2019 - 16:54
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16 dicembre 2019

La sanità di montagna è al centro di un aspro dibattito che ci tocca sul vivo, data la situazione disagiata delle aree alpine e le difficoltà di collegamenti rapidi. Anche per questo motivo diventa sempre più importante, se non vitale, che la popolazione sappia intervenire – in talune casistiche e se opportunamente formata – per poter fare la differenza tra la vita e la morte. Ecco allora l’importanza dei corsi di formazione che periodicamente vengono attivati presso le varie associazioni, soprattutto sportive, per sensibilizzare sull’uso di attrezzature che piano piano si stanno installando un po’ ovunque cioè i defibrillatori per poter intervenire rapidamente su persone in situazioni di pericolo di vita.

A tale proposito l’US Bormiese e l’AVIS sezione di Bormio hanno “mandato tutti a scuola”! Ma si è trattato di lezioni importanti, mai noiose, fondamentali in un territorio come il nostro dove tra una chiamata di soccorso e l’arrivo di un’ambulanza possono trascorrere parecchi preziosissimi minuti per salvare una vita. Sabato 14 e domenica 15 dicembre 2019 gli istruttori della Fo.S.Ver (Formazione Sanitaria Veronese) hanno illustrato ad un gruppo di 45 volontari, le modalità di soccorso di soggetti in caso di ostruzione delle vie aeree e soggetti colpiti da arresto cardiaco mediante la rianimazione cardiopolmonare e la defibrillazione, con consegna, alla fine del corso del brevetto BLSD e dell’attestato di operatore BLSD (BASIC LIFE SUPPORT DEFIBRILLATION). Sono state due giornate dedicate alla didattica e alle simulazioni, con incontri tenuti nei locali dell’Unione Sportiva Bormiese con la quale Avis ha intrapreso una stretta collaborazione avendo in comune obiettivi come il senso del dono, del volontariato e del “sano stile di vita”.

“Le simulazioni erano così realistiche che abbiamo finito molto spesso per convincerci tutti di trovarci in delle situazioni di emergenza – dichiarano alcuni partecipanti -; questo esercizio, insieme all’apprendimento delle corrette manovre, ci ha aiutato a ben capire come gestire situazioni così rischiose, senza farsi prendere dal panico. Quando leggiamo fatti di cronaca pensiamo sempre che quello che ci viene raccontato accade in contesti molto lontani dalla nostra quotidianità ma il rischio di dover far fronte ad un improvviso malore di un vicino, un amico o un familiare è molto più alto di quanto pensiamo”.

L’incidenza delle patologie cardiache è abbastanza alta e non è pensabile che i sanitari riescano ad intervenire sempre; perciò diventa importantissimo che ciascuno possa fare la sua parte, perchè anche noi potremmo essere nelle condizioni di averne bisogno.

 

Anna e Norma