L'OTTOBRE IN ROSA COMINCIA DA BORMIO

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L'OTTOBRE IN ROSA COMINCIA DA BORMIO

Sab, 24/09/2022 - 23:30
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La prima iniziativa legata al mese della prevenzione è stata organizzata da Avis Bormio

L’Ottobre in Rosa è partito da Bormio.

Il mese dedicato alla prevenzione con cui ATS della Montagna, tramite le numerose associazioni territoriali, cerca di sensibilizzare sulla delicata ed importante tematica, si è aperto con le iniziative messe in campo da Avis Bormio e dalla sua efficiente organizzazione, con Norma Bradanini e Claudio Casari in prima linea (coadiutati dall'IIS Alberti e dallo speaker Silvio Mevio): la pedalata in rosa con meta finale lo Stelvio, purtroppo rinviata a sabato 1° ottobre, e la conferenza di sabato 25 settembre 2022 con alcuni interventi legati ai corretti stili di vita che ognuno di noi potrebbe e dovrebbe adottare per ridurre i rischi di insorgenza di patologie gravi.

La dottoressa Enza Giompapa, direttore dipartimento igiene e prevenzione sanitaria Ats, e la dottoressa Lorella Cecconami, oggi a Pavia ma per molti anni direttore presso l’ATS della Montagna e tuttora residente in Valtellina, hanno spiegato sinteticamente e chiaramente i punti essenziali che dovrebbero guidare le persone per prevenire e preservare uno stato di salute il più ottimale possibile, con dati significativi che dimostrano alcune inoppugnabili evidenze. Le proiezioni sull’aumento della popolazione anziana nell’immediato futuro, ad esempio, sono impressionanti e tale crescita sta stravolgendo completamente la mappa delle malattie croniche e, ancor peggio, avrà presto un impatto insostenibile per il nostro sistema sanitario. Di qui la necessità di far sì che all’accresciuta speranza di vita corrisponda un eguale accrescimento del requisito di buona salute, laddove oggi la tendenza sembra essere invertita. «La speranza di vita senza malattie – precisa la Cecconami – è ferma a 58 anni e fatica a spostarsi verso l’alto; al contrario, tende ad abbassarsi (nel 2005, secondo il Report Ambrosetti, l’aspettativa di vita in buona salute era ferma a 67 anni). Questo, ovviamente, incide non poco sulla qualità della vita stessa e sui bisogni dell’individuo, nonché sull’intero sistema sanitario. Bisogna fare in modo che questa cifra si sposti più avanti possibile e quindi è fondamentale lavorare sulla prevenzione fin da subito».

Ecco, quindi, che la prevenzione va intesa nel senso più ampio possibile: prevenire l’insorgenza di malattie ma anche fornire all’individuo un corredo in più affinché riesca a mantenersi sano il più a lungo possibile, anche in considerazione dell’aumento di patologie croniche correlate agli abusi nel mondo giovanile e non solo quelle conclamate e riconosciute come tali (droga, gioco d’azzardo o problemi alimentari), ma anche quelle come l’alcol, ancor più pericolose perché largamente sottovalutate.

Qualche altro dato fornito dalle professioniste: i tumori causati dall’alimentazione sono stimati intorno al 35%, lo stile di vita adottato da ciascuno di noi incide per il 50% nell’insorgenza di malattie croniche (la genetica, invece, incide per il 20%) e un dato che da solo dovrebbe far rabbrividire ogni famiglia: l’alcol alla guida è la principale causa di morte tra i giovani italiani di 15-24 anni,

Ci sarebbe di che preoccuparsi, eppure la maggior parte di noi vive quietamente senza scomporci troppo di fronte a un futuro che ci appare sempre troppo di là da venire.

Su questa pigrizia mentale, che ci porta sovente ad atteggiamenti rinunciatari, è intervenuto l’ospite Zico Pieri, un grande uomo ed atleta che ha saputo creare con l’Alta Valle un legame speciale nel corso delle sue recenti esperienze sportive. «Nel mio percorso di crescita – racconta Zico – ho sperimentato diverse situazioni limite e ho imparato che la chiave di tutto è l’impegno o meglio, la perseveranza. Nell’uomo, per sua natura, si agitano due parti contrapposte: una tesa alla preservazione e l’altra al cambiamento. Cos’è che ci permette di avere il controllo su quello che facciamo? La mente! E il pensiero è fondamentale anche nel controllo della nostra salute, nell’allontanarci dalle distrazioni che ci condizionano. Io sono una persona normalissima e ciò che ho fatto fino ad ora è frutto della mia perseveranza; il segreto è porsi sempre degli obiettivi, non necessariamente grandi, e ogni volta spingersi un pochino più in là. E i piccoli obiettivi, come anche quelli legati a uno stile di vita sano, sono alla portata di chiunque».

Insomma, un sferzata sulla nostra pigrizia e un invito rivolto a tutti nel riconsiderare il proprio stile di vita; non tanto e non solo perché lo dicono gli esperti, quanto per noi stessi.

 

Anna