COVID-19: 10 RICOVERATI ALL’OSPEDALE MORELLI TUTTI NON VACCINATI, MOLTI I GIOVANI

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COVID-19: 10 RICOVERATI ALL’OSPEDALE MORELLI TUTTI NON VACCINATI, MOLTI I GIOVANI

Ven, 27/08/2021 - 21:39
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COVID-19: 10 RICOVERATI ALL'OSPEDALE MORELLI TUTTI NON VACCINATI, MOLTI I GIOVANI

La situazione continua ad essere attentamente monitorata all’Ospedale Morelli dove è aperto un reparto covid-19 nel primo padiglione: i numeri, grazie al forte impulso della campagna vaccinale massiva, non sono più quelli dei mesi scorsi, ma i ricoveri continuano. Sono stati complessivamente 31 nel mese di agosto e oggi sono in cura 10 pazienti, tutti non vaccinati, perlopiù giovani o giovanissimi. La disparità nell’evoluzione della malattia a partire dal contagio è resa evidente da due casi trattati a Sondalo: un 35enne di fuori provincia, non vaccinato, in condizioni molto serie la settimana scorsa è stato trasferito all’Ospedale di Bergamo per essere ricoverato in Terapia intensiva; nei giorni scorsi, una persona residente in Alta Valle, già vaccinata con entrambe le dosi, è stata ricoverata in via precauzionale per un leggero stato febbrile dal quale si è ripresa in un paio di giorni senza che insorgessero complicazioni di natura polmonare. Protetta dal vaccino, nonostante il contagio, non ha sviluppato la malattia.

I contagi sono frequenti a causa della variante delta, ormai predominante anche in provincia di Sondrio: la percentuale di tamponi positivi sul totale, dopo essere scesa fino al 5% intorno al 20 luglio è risalita fino al 16%, ai livelli di metà giugno. Per fermare il diffondersi del contagio è quindi fondamentale continuare ad adottare le misure di sicurezza, ma chi è vaccinato è protetto, mentre i problemi insorgono per coloro i quali non lo sono. Il rischio riguarda le persone di tutte le età e aumenta a partire dai 60 anni. L’Asst è operativa sul territorio provinciale con cinque centri vaccinali a Sondalo, Villa di Tirano, Sondrio, Morbegno e Chiavenna: prenotando sul portale della Regione Lombardia si ottiene l’appuntamento per la somministrazione della prima dose in pochissimi giorni, entro 48 ore se si è studenti, mentre gli ultrasessantenni, il personale docente e non docente delle scuole di ogni ordine e grado e gli operatori sanitari e sociosanitari possono accedere liberamente senza prenotazione.

 

Emanuela Zecca

Ufficio Stampa ASST Valtellina e Alto Lario

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