6 marzo 2021
L’exploit di Stella Giacomelli sui campi di Schilpario rende onore a tutto un movimento dello Sci Club Alta Valtellina che da più di mezzo secolo accompagna i giovani nello sci di fondo; un movimento fatto di tanto volontariato, di tecnici professionisti, di famiglie che credono nei valori educativi dello sport e – naturalmente – fatto di tanti sacrifici.
Anche quest’anno la Marcialonga Story ha avuto per protagonista il valtellinese Angelo Andreola, furiccio doc e atleta a tutto tondo. Dopo una carriera sugli sci stretti, che lo ha portato sino al giro della Nazionale, e dopo essersi dedicato allo scialpinismo con risultati non proprio banali (spesso in coppia con l’amico-collega Chicco Pedrini), Angelo si è rimesso in pista: Ma guarda che in questi anni non ho mai abbandonato l’attività! Ho sempre gareggiato, anche se a livello dilettantistico.
Continuano i risultati positivi dello Sci Club Alta Valtellina in ambito giovanile.
Il rinomato comprensorio sciistico del Sestriere – e più precisamente Pragelato – ha accolto in questi giorni le gare valide per l’assegnazione dei titoli di Campione Italiano junior di sci nordico e quelle della Coppa Italia Sportful.
Il MIUR (Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca) bandisce ogni anno su tutto il territorio nazionale i Campionati Studenteschi, poiché “è unanimemente riconosciuto che l’attività motoria costituisce uno degli strumenti più efficaci per aiutare i giovani ad affrontare situazioni che favoriscono i processi di crescita psicologica, emotiva, sociale, oltre che fisica”.
Angelo Andreola sorride con la soddisfazione di chi sa di averla combinata grossa: vincere la Marcialonga Story non è impresa da tutti, vincerla davanti ad altri ex campioni del calibro di Albarello, Fabris e tanti altri che hanno fatto la storia dello sci nordico, quando ancora era una disciplina tutta basata su sciolina e passo alternato, è straordinario.