Patto per il Nord verso il primo congresso federale: la Valtellina protagonista del rilancio politico del movimento
Sondrio, 12 Novembre 2025
Patto per il Nord a uno snodo fondamentale del proprio percorso: il primo congresso federale, in programma sabato 15 e domenica 16 novembre a Treviglio.
Un appuntamento che segnerà la trasformazione ufficiale dell’associazione culturale, nata poco più di un anno fa come “sindacato del Nord”, in un vero e proprio movimento politico. Dopo dodici mesi di crescita costante, il progetto ispirato ai valori autonomisti e federalisti è oggi presente in 56 province e rappresenta una delle realtà più dinamiche del panorama politico settentrionale.
La provincia di Sondrio ha un ruolo di rilievo in questa fase di sviluppo, grazie all’impegno di Jonny Crosio, vice segretario federale di Patto per il Nord, che in Valtellina e Valchiavenna ha costruito una rete ampia di amministratori, imprenditori e cittadini.
«Sono orgoglioso del cammino compiuto in così poco tempo - sottolinea Crosio -. In appena un anno siamo riusciti a dar vita a una realtà solida e riconosciuta, capace di attrarre persone competenti e radicate nel territorio. È la dimostrazione che, quando si affrontano i problemi veri, quelli legati al lavoro, alle infrastrutture, all’autonomia e allo sviluppo, la gente ti ascolta e ti segue con convinzione. La Valtellina e la Valchiavenna sono un esempio concreto di questo entusiasmo e della voglia di fare squadra per il bene del Nord e dell’Italia».
Martedì 11 novembre, Patto per il Nord, che si definisce “la voce di chi lavora e produce”, ha presentato a Montecitorio il congresso e la propria piattaforma programmatica.
La visione che guida il movimento si fonda sull’idea che il Nord non sia solo una questione geografica, ma un metodo: un modello operativo basato sul fare, sulla responsabilità e sulla serietà.
In questo quadro, il federalismo rappresenta la chiave per un’Italia più giusta, efficiente e vicina ai cittadini. Autonomia dunque non come privilegio, ma come dovere di cura, trasparenza e responsabilità verso il territorio.
Un concetto ribadito dallo stesso Crosio anche in riferimento alla dimensione nazionale ed europea: «Il Nord non deve essere chiuso in sé stesso, ma aperto all’Italia e all’Europa. Il nostro obiettivo è farne un motore, non un muro - sottolinea -. La forza del Nord non sta nel distanziarsi da Roma, ma nella capacità di trainare l’intero Paese con il proprio metodo: serietà, efficienza e innovazione».
La Valtellina incarna perfettamente questo spirito. È una terra abituata a risolvere i problemi con pragmatismo e impegno, dove la cultura del lavoro e la competenza amministrativa si sono sempre intrecciate. Da qui arriva un contributo concreto al progetto di Patto per il Nord, che mette al centro la capacità di trasformare le parole in fatti, di unire la politica all’economia reale e di restituire credibilità all’azione pubblica.
«Non promettiamo magie – sostiene Crosio -, ma metodo, serietà e tanto lavoro. La nostra forza è l’esperienza vera, maturata nei Comuni, nelle istituzioni, nelle imprese e nelle associazioni. È da qui che nasce la credibilità del nostro progetto».
Il congresso federale di Treviglio sarà dunque un momento decisivo: in quella sede verranno definiti struttura, programma e rete territoriale del movimento, aprendo ufficialmente una nuova fase politica. Il messaggio è chiaro: Patto per il Nord non è il ritorno di qualcosa, ma l’inizio di ciò che mancava.
- Segreteria Patto per il Nord -
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