A DELEBIO (SO) UNA MATTINATA DI STUDIO PER RIFLETTERE SUL FENOMENO MAFIOSO
«In un tempo in cui la realtà delle organizzazioni mafiose interpella con forza la coscienza di ogni
credente e in particolare dei pastori, sentiamo l’urgenza di approfondire la conoscenza di un fenomeno
che, purtroppo, tocca da vicino anche le nostre comunità… Proponiamo una mattinata di studio e
riflessione, aperta a tutto il clero e agli operatori pastorali della nostra Diocesi: sabato 22 novembre
2025 all’Oratorio di Delebio (So)». Inizia così la lettera che invita a partecipare all’incontro dal titolo
“Diocesi di Como e Mafie”. L’appuntamento è a partire dalle ore 9.00 per terminare alle 13.00 con la
condivisione del pranzo. Per affrontare la complessità del fenomeno con rigore e autorevolezza,
«saremo guidati da tre figure di primo piano nel panorama nazionale dell’antimafia e dell’impegno per la
legalità», dicono don Giusto Della Valle, responsabile diocesano della Pastorale Migrantes, e don Diego Fognini, referente Libera per la Provincia di Sondrio. Ecco gli ospiti: Nando Dalla Chiesa,
sociologo, scrittore ed esperto di fenomenologia mafiosa, professore ordinario di Sociologia della
criminalità organizzata all’Università degli Studi di Milano; Davide Pati, membro della direzione
nazionale di Libera – Associazioni, nomi e numeri contro le mafie, consulente della CEI per la
Pastorale sociale e del lavoro e per la Pastorale giovanile; Lorenzo Frigerio, giornalista e coordinatore
di Libera Informazione, osservatorio nazionale sull’informazione per la legalità e contro le mafie,
nonché referente lombardo di Libera. «Nel tempo di grazia dell’Anno Giubilare e alla luce della
conclusione del Sinodo – ricordano don Giusto e don Diego –, questo appuntamento vuole essere
un’occasione preziosa per ascoltare, comprendere e riflettere su come le mafie si insinuano nei contesti
fragili delle nostre comunità - tra chi vive disagio economico e sociale, dipendenze, i minori a rischio, gli
immigrati, i lavoratori irregolari facilmente strumentalizzati e su come la Chiesa possa farsi segno
concreto di speranza, legalità e giustizia sociale per le persone sfruttate, vittime di ogni forma di
schiavitù e sopruso». Al termine dell’incontro «valuteremo insieme gesti e iniziative concrete da
proporre nelle nostre comunità, come segni di legalità e speranza».
- Enrica Lattanzi -
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